La vita comincia a sessant’anni. Quella sessuale, naturalmente. E così una signora trevigiana, appunto, sessantenne e il suo amante trentenne hanno tenuto sveglio l’intero palazzo con i rumori e gli ansimi dei loro impetuosi amplessi. Al punto che una notte, esasperata, la coppia gay che vive nell’appartamento al piano di sopra non ce l’ha fatta più. I due sono scesi e hanno iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa della signora mentre lei, all’interno, era impegnata con il giovane amante.
La donna, spaventata dal forte battere alla sua porta e dalle urla, ha chiamato la polizia. All’arrivo degli agenti, i coinquilini esapserati hanno detto che, certo, quella non era la prima volta che tentavano di far capire alla signora che le sue urla di piacere erano troppo rumorose e che sarebbe stato il caso di moderarsi per non dare fastidio a tutto il palazzo. Ma niente: i diversi appelli all’autocontrollo non erano serviti a nulla. Ecco perché, quella sera, alla coppia gay l’unica soluzione possibile è sembrata accanirsi a calci e pugni contro la porta.
Chissà se la donna e il suo amante, adesso, abbasseranno i toni o se si lasceranno ancora trascinare incondizionatamente dalla passione.
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