NAPOLI. A causa dell’aumento dei contagi e dei ricoveri per SARS COV 2 è stata stabilita la riconversione dei reparti di malattie infettive in centri COVID.
A dare la notizia sono state Arcygay Napoli e Nps (Network persone sieropositive), denunciando il trasferimento dei pazienti ricoverati e blocco dei ricoveri non covid in tali reparti.
A essere colpiti da tale disposizione sono i pazienti affetti da patologie infettive che richiedono assistenza specialistica infettivologica, come l’infezione da HIV e da patologie AIDS correlate, da tubercolosi, sepsi e da meningiti, si legge nella rassegna stampa di Antinoo Arcigay Napoli.
Ora, per questi pazienti e assistiti si dovrà trovare “altra collocazione sul territorio, spesso in ospedali in cui non è presente l’infettivologo”, con il rischio di trovarsi con “un gravissimo ritardo diagnostico e terapeutico per patologie infettive diventate quasi invisibili“, spiega Antonello Sannino, segretario di Arcigay e componente della commissione ragionale Aids.
“Le notizie che sto raccogliendo dal Cotugno e dal vicino Policlinico hanno del surreale: pazienti nascosti nelle corsie e con alcuni in Aids conclamato rispediti a casa senza nessuno che possa seguirli. In tutta la Campania non c’è un posto disponibile per loro. Ripeto, questo è un atto criminale, fuori legge e incostituzionale. E se le istituzioni non si adoperano per risolvere in tempi brevi una tragedia annunciata e, in parte già consumata, siamo pronti a qualsiasi forma di lotta civile“.
Arcygay Campania e Nps (Network persone sieropositive) chiedono un immediato intervento della Regione Campania, del Sistema Sanitario Regionale, del Coordinamento regionale AIDS – CeRifARC, delle Direzioni sanitarie, di tutte le autorità competenti e financo del Ministero della salute.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.