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Ascoli Piceno, archiviata la denuncia contro il barista omofobo

Avvenuta a gennaio 2019, la vicenda riguardava il cliente di un bar, che si è sentito dire dal proprietario: “Sono nazista, i gay non devono entrare in questo locale”.

ascoli piceno
2 min. di lettura

Era il 4 gennaio 2019, quando il 54enne Raniero Bertoni denunciava il proprietario del Bar Caldaie Stefano Procaccioli, accusandolo di averlo pesantemente offeso e cacciato dal locale perché omosessuale. Bertoni, dopo il fatto, si era recato dai Carabinieri per raccontare quanto accaduto, riportando anche la frase offensiva:

Sono nazista, i gay non devono entrare in questo locale. Anzi, se vuoi denunciarmi ti do il modo di farlo.

Secondo la vittima, il tutto era iniziato quando si è recato alla cassa, per pagare il calice di vino che aveva ordinato e consumato all’interno del bar. Dopo la frase, Bertoni ha anche affermato che l’uomo avrebbe alzato il braccio, come per colpirlo. Fortunatamente, l’episodio si è limitato a quella frase.

Ma secondo il procuratore di Ascoli Piceno, Procaccioli è stato provocato

La denuncia ha seguito il suo iter, interrogando il barista Stefano Procaccioli e i testimoni presenti nel bar in quel momento. Le indagini sono proseguite fino a qualche giorno fa, quando il procuratore della Repubblica Umberto Monti ha deciso di archiviare la denuncia. Non si evidenzia nessun reato per la figura di Procaccioli. Il procuratore avrebbe confermato la versione del barista, il quale ammette di essere stato provocato da Bertoni. 

A supportare il barista, anche le testimonianze dei presenti e i filmati delle telecamere di videosorveglianza, presenti all’interno del locale. Nessuna omofobia, insomma.

Ma Bertoni era già stato vittima di omofobia in quel bar

Nonostante la decisione del procuratore, nell’articolo di gennaio si era sottolineato che quella avvenuto al bar Caldaie di Ascoli Piceno era il secondo episodio omofobo subito da Bertoni. Infatti, già qualche mese prima un cliente si era alzato per insultarlo, intimandogli di lasciare il locale. Informata la direzione con un messaggio Facebook, non aveva mai ricevuto risposta.

E come non ricordare la frase pronunciata dal Procaccioli? Si era pubblicamente dichiarato nazista, e aveva dimostrato la sua omofobia senza mezzi termini, cacciando Bertoni, “accompagnandolo” fino alla porta del bar.

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