Da quando esiste la legge contro la ‘propaganda gay’, in Russia sono drammaticamente aumentati i casi di omofobia. L’ultimo ha dell’incredibile. L’Università statale di Economia degli Urali (USUE) di Ekaterinburg, un milione e mezzo di abitanti, ha infatti minacciato di espellere uno studente, a causa di un suo like ad una pagina social LGBT.
“Il direttore del mio istituto mi ha chiamato e ha detto che si era verificata una situazione spiacevole e che aveva bisogno di parlarmi. All’incontro mi ha spiegato che avevano creato un gruppo per il monitoraggio dei social network degli studenti, grazie al quale hanno scoperto che ero iscritto a una pagina LGBT +. Quindi il vice rettore Roman Krasnov mi ha chiamato, ha detto che ho diffamato il nome dell’istituto, che ho un telefono rosa e che avere una ragazza, a suo avviso, non è una scusa e non proverebbe che non sia gay“, ha denunciato il ragazzo, “colpevole” di avere una cover rosa per lo smartphone e di aver messo un ‘mi piace’ di troppo. “E’ un atto di propaganda pubblica”, hanno follemente ribattuto dall’ateneo, sostenendo l’omosessualità dello studente e ricordando la tristemente celebre legge omofoba che da anni semina terrore in tutto il Paese.
Roman Krasnov, vice-rettore dell’università, ha difeso la minaccia esibita e di fatto confermato il costante monitoraggio social ai quali sono sottoposti tutti gli studenti. “Siamo un’università statale, quindi controlliamo il carattere morale dei nostri studenti”. “Perché la nostra politica giovanile e i nostri dipartimenti sociali non dovrebbero controllare ciò che i nostri studenti fanno al di fuori dell’orario di lezione?“.
Dall’ateneo, una volta esplosa la notizia, hanno negato di aver mai minacciato di espellere lo studente. La Russia ha istituito la legge contro la propaganda gay nel 2013.
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