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Bari, al Policlinico il primo Centro regionale sulla disforia di genere

Sarà istituito al Policlinico di Bari il primo Centro regionale di riferimento sulla disforia di genere. La Consigliera Titti De Simone: “abbiamo fatto un passo avanti di civiltà e sono felice per questo”.

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A Bari nascerà il primo Centro regionale di riferimento sulla disforia di genere, e sarà istituito all’interno del Policlinico. Solo poche settimane fa avevamo dato notizia della richiesta di Titti De Simone, attuale Consigliera al Presidente della Regione Puglia, per porre rimedio alle gravi disfunzioni del precedente “Day Hospital per i Disturbi dell’identità di genere”, partendo proprio dal nome, errato e fuori tempo massimo.

 

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“Oggi è una giornata che personalmente segnerò in rosso perché abbiamo fatto un passo avanti di civiltà e sono felice per questo. Finalmente la Puglia avrà un Centro regionale di riferimento sulla disforia di genere, stabile, istituzionalizzato, potenziato”,

ha dichiarato, tramite il suo canale Instagram, la Consigliera De Simone. La struttura avrà il compito di “sostenere le situazioni di disagio incontrato dalle persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle problematiche riguardanti l’identità di genere, rispondendo sia alle esigenze dei singoli, che delle famiglie” e di “migliorare la qualità e la sicurezza delle risposte del sistema sanitario regionale alle problematiche connesse all’identità di genere attraverso un’efficace collaborazione ed un costante confronto tecnico professionale tra i diversi servizi coinvolti“.

Migliorare la comunicazione nei confronti della popolazione su ruolo ed identità di genere, in modo da favorire un atteggiamento consapevole nei diversi contesti di vita“.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha dichiarato: “In Puglia vogliamo tutelare la salute ed il benessere di tutti e di tutte, rimuovendo come dice l’articolo 3 della Costituzione, gli ostacoli ancora esistenti anche in termini culturali e non solo strutturali, al pieno sviluppo della persona umana, senza alcuna distinzione”

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