BARI – Il dispositivo di tutela nei confronti del presidente dell´Arcigay di Bari Michele Bellomo e portavoce del Gay Pride di Bari nel giugno scorso, è stato revocato. La decisione del ministero dell´Interno è del 25 marzo scorso. A comunicarlo è stato il sottosegretario all´Interno, Alfredo Mantovano, nel corso del question time al Senato, rispondendo al Senato alle interrogazioni dei parlamentari Bucciero e Pagliarulo. I due senatori avevano chiesto spiegazioni, dopo l´aggressione che Bellomo denunciò di aver subito il primo agosto 2003 mentre era al lavoro nella sede dell´Arcigay di Bari. Per quel fatto, a Bellomo fu riassegnata la tutela che era stata revocata poche ore prima, a partire dalla mezzanotte del 31 luglio.
Secondo quanto riferito dal sottosegretario, la modifica delle misure è stata proposta dalla prefettura di Bari, che ha rilevato che «dall´aggressione che lo stesso ha riferito di aver subito in data primo agosto 2003, oggetto di indagine anche sotto il profilo della attendibilità della denuncia e dei particolari in essa riferiti, non sono state più lamentate minacce serie, concrete e attuali».
Per il presidente nazionale dell´Arcigay, Sergio Lo Giudice, è «inaccettabile» che il sottosegretario all´Interno Alfredo Mantovano «alluda ad una presunta inattendibilità dell´aggressione subita da Michele Bellomo l´estate scorsa.
Bari: scorta revocata a Michele Bellomo
L´annuncio in Senato del sottosegretario Mantovano: “Dopo l´aggressione di agosto il leader dell´Arcigay non ha subito minacce”

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