Altri 10 episodi volutamente irriverenti per i giovani protagonisti di Big Mouth, tornati su Netflix con la quarta attesa stagione. Ideata da Nick Kroll, Andrew Goldberg, Mark Levin e Jennifer Flackett, la sboccatissima serie segue un gruppo di ragazzini in balia degli immancabili cambiamenti dettati dall’adolescenza, con i mostri degli ormoni sempre al loro fianco. Se nella prima stagione si era affrontato il tema dell’omosessualità con un’esilarante puntata che aveva omaggiato persino Freddie Mercury, la principale novità della quarta stagione da poco disponibile su Netflix è Natalie, personaggio transgender doppiato in lingua originale da Josie Totah di Bayside School.
Patti Harrison, comica e sceneggiatrice transgender, ha seguito passo passo la creazione di Natalie, chiamata ad esplorare nuove dinamiche di amicizia attraverso scene imbarazzanti e al tempo stesso commoventi, battutacce e domande indiscrete. Natalie parla della sua transizione con la compagna di campeggio Jessi, andando a rimarcare l’evoluzione della sua identità, come le influenze di Freddie Mercury e Lady Gaga l’abbiano aiutata a capire chi fosse realmente, come nel corso della pubertà si sentisse a disagio, nel corpo di un ragazzo.
Ti sembrerà strano, ma quando ho iniziato ad attraversare la pubertà, è come se fosse comparso un mostro. Pensavo di essere gay, poi ho cantato un duetto con il fantasma di Mercury e mi sono resa conto che c’era qualcosa che non andava, era qualcosa di più grande. Come se stessi vibrando una strana frequenza. Poi ho trovato un forum per ragazzini trans, e ho pensato “ecco chi sono io”. Così l’ho detto ai miei genitori. Hanno dato di matto, poi mia madre ha iniziato ad ascoltare Lady Gaga ed è stato questo che le ha fatto cambiare idea. Così abbiamo deciso che dovevo fare la terapia ormonale. E adesso eccomi qui.
Una prima puntata irriverente, come al solito per Big Mouth, ma perfettamente centrata nell’identità di genere della sua giovane protagonista, come rimarcato dalla giornalista Samantha Allen: “Dateci più personaggi come Natalie, che danno lezioni di vita attraverso la propria sofferenza. Non avevo idea che Big Mouth avrebbe portato in scena un così grande personaggio trans, ma ora lo considero come un modello da prendere ad esempio“.
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