Il dibattito socio-politico italiano dell’ultima settimana si è incredibilmente concentrato su una pubblicità di un’azienda privata, che da anni finanzia i partiti di destra. L’ormai famosa ‘pesca’ di Esselunga ha diviso la politica e scatenato i social, diventando improvvisamente termometro di una contrapposizione insensata tra “tradizionalisti” e non, con Bruno Vespa, storico giornalista nonché volto di Rai1, che ha preso carta e penna per esplicitare il proprio pensiero dalle pagine de Il Mattino. Sconcertando.
80 anni il prossimo maggio, Vespa ha trovato lo spot “bello e molto innovativo”, perché a suo dire in grado di “approfondire” in assoluta controtendenza. Opinione estetica soggettiva e legittima, per poi affondare il colpo del tutto gratuitamente nei confronti delle famiglie arcobaleno e della famiglia LGBTQIA+.
“Pensavo che fosse ormai messa in discussione – perché assai meno diffusa di un tempo – la famiglia del Mulino Bianco dove tutti sorridono (madri, padri, figli, nonni). Scopro, invece, che il ‘politicamente corretto’ (scorrettissimo, a mio avviso) mette in discussione lo stesso concetto di famiglia eterosessuale”, ha scritto Vespa. “Due uomini possono baciarsi in pieno festival di Sanremo“…. “guai a dire che una coppia gay non dovrebbe sposarsi e adottare un figlio o farlo nascere dal ventre di una signora estranea” perché è la nuova normalità, ma appena la vecchia si fa viva non con il Mulino Bianco, ma con il malessere di una bambina che ha i genitori separati, i social s’infiammano. Bene, questa è una battaglia che vale la pena di combattere per evitare l’isolamento nelle catacombe di noi poveri eterosessuali“.
Testuale.
Antinoo Arcigay Napoli ha espresso con fermezza e determinazione il proprio motivato disappunto per l’editoriale dal titolo “Quella pesca in Tv che ha acceso i social” firmato Bruno Vespa, sottolineando come il giornalista “chiami alle armi chi la pensa come lui, chi è in linea con “la vecchia normalità”, dichiarando che questa, contro la “nuova normalità”, “è una battaglia che vale la pena combattere””.
“A suscitare indignazione e sgomento è proprio questa tensione a una sorta di crociata che, prendendo lo spunto da uno spot che non ha nulla a che vedere con le lotte di rivendicazione delle persone LGBT+, fomenta odio e contrapposizione sociale, soprattutto contro le persone omosessuali”, sottolineano da Antinoo Arcigay Napoli, ricordando come in “un momento storico drammaticamente segnato da episodi di odio e violenza nei confronti delle minoranze, messaggi di questo genere allarmano e preoccupano, minando tenuta democratica e coesione sociale, individuando ideologicamente un “nemico” da combattere laddove non c’è alcun nemico e alcun pericolo ma, al limite, solo la legittima richiesta di uguali diritti e uguali tutele (e lo spot e la pesca non c’entrano nulla)”.
Antinoo Arcigay Napoli ha chiesto al giornale Il Mattino di poter controbattere e replicare, ma ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta da parte del quotidiano partenopeo.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Mannaggia a questa civiltà ipotetica e mancante che ci impone regole di bene comuni, non caro Vespa. Meglio prendiamocela con le minime, è più pigro non seguirle.