Nell’infinita (inutile) diatriba sulle atlete trans, Caitlyn Jenner, anche lei transgender e campionessa del golf, è tra alle prime ad opporsi. In un’intervista per il Daily Mail, Jenner ha ribadito che le donne trans non dovrebbero gareggiare nella categoria femminile, definendole “ragazzi biologici”: “Dobbiamo proteggere le donne nello sport, questo è il punto principale” ha specificato Jenner: “Non comprendo come puoi essere contento di battere altre donne in queste circostanze. Devi avere un senso di responsabilità. Puoi ancora amare lo sport senza gareggiare, no?”.
I commenti di Jenner erano naturalmente rivolti alla punchline preferita del 2022, la nuotatrice Lia Thomas. In precedenza, Jenner aveva dichiarato di appoggiare Thomas e la sua scelta di vivere autenticamente la propria identità, per poi accusarla di essere una scelta “infelice nello sport” oltre che “dannosa per la comunità trans”.
Durante l’intervista Jenner si è aizzata anche contro i Brit Awards e la decisione di stabilire delle categorie neutre: “È il peggio della cancel culture. Perché ogni cosa deve diventare neutra? Non possiamo lasciare tutto così com’è?” disse una delle donne trans più ricche e privilegiate in circolazione. Jenner ha dichiarato di avere seri problemi con realtà inclusiva e di non comprendere appieno le persone non binarie, ritenendo che la situazione ci sta sfuggendo di mani perché tutti questi diversi sono generi “sono troppo complicati” per il mondo: “Ho vissuto un enorme cambiamento, e non ho problemi a considerarmi una donna trans e utilizzare i pronomi femminili – perché di base ci sono maschi e femmine, no?”.
La celebrità non fa altro che rafforzare una visione della transessualità esclusiva e limitante, utilizzando il meritato spazio per invalidare e screditare chiunque altro non ha seguito lo stesso iter – oltre che fare da spalla a chi continua ad opprimerci. Mentre in America le politiche anti-trans continuano a prendere sempre più piede, bloccando ogni assistenza sanitaria e censurando ogni tentativo di divulgazione nelle scuole, Jenner è solo un’ulteriore conferma che la rappresentazione nei media non è sempre un bene.
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