Come molti di voi ricorderanno, Grindr è stata acquistata da Kunlun Tech nel gennaio 2016, diventando così cinese a tutti gli effetti. Scott Chen è stato nominato CTO di Grindr nel 2017, per poi diventarne presidente.
La scorsa settimana la stragrande maggioranza dei cittadini di Taiwan ha bocciato il referendum sul matrimonio egualitario, con Chen, sulla sua pagina personale Facevook, che ha incredibilmente sostenuto l’esito referendario, sottolineando come il matrimonio sia “un sacro vincolo tra un uomo e una donna”.
Chen ha replicato ad un articolo del presidente e CEO di HTC Cher Wang, che ha sostenuto come gruppi omofobi con base negli States avessero influenzato il referendum taiwanese.
“Alcune persone pensano che il matrimonio sia un matrimonio sacro tra un uomo e una donna, e lo penso anch’io, ma sono affari miei. Alcune persone pensano che lo scopo del matrimonio sia quello di far crescere i bambini con il proprio DNA, ma è affar mio. Però ci sono persone che non sono uguali a me e sperano disperatamente che possano anche sposarsi; hanno le loro ragioni per volerlo“.
Chen ha poi ha incoraggiato i più ricchi a “donare a persone che soffrono la povertà, la fame, guerre disastri naturali“, piuttosto che sostenere le cause omofobe.
“Perché spendere tutti quei soldi per impedire alle persone che si amano di sposarsi? Non ci sono cose più importanti nella vita?“, ha concluso. Le sue parole sono state portate alla luce dal sito Into, che ha rimarcato come diversi dipendenti di Grindr si siano rivolti a loro per il post Facebook del loro presidente.
Chen, travolto dalle critiche per le sue discutibili e ambigue parole, ha così replicato ad Into. “La ragione per cui ho detto che il matrimonio è un sacro matrimonio tra un uomo e una donna si basa sulla mia personale esperienza”. “Sono un uomo etero sposato con una donna che amo e ho due bellissime figlie che amo venute dal mio matrimonio. Questo è quello che provo per il matrimonio. Altre persone hanno i loro diversi sentimenti nei confronti dei rispettivi matrimoni. Non potete negare i miei sentimenti sul mio matrimonio. Sono un grande difensore dei diritti LGBTQ + da quando ero giovane. Sostengo il matrimonio gay e sono orgoglioso di poter lavorare per Grindr“.
Basterà questo per spengere sul nascere l’hastag #BoycottGrindr presto nato sui social?
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Boicotta Grindr. Io ho smesso un mese fa. Oltre a questo, se ne infischiano di impedire ai governi omofobi di perseguitare i gay per mezzo della geolocalizzazione. Li arrestano e ai gestori di Grindr non frega niente. Instagram va benissimo per conoscere altri gay.
Quindi Grindr, dopo averci rotto le scatole per mesi con esagerazioni paternalistiche da politically correct portato all'estremo ai danni della libertà di indicare sul profilo le proprie preferenze sessuali, ora viene fuori che ha come presidente uno che dice che il matrimonio è "tra uomo e donna". La situazione a questo punto è davvero ridicola.