«Nell’amore non c’è paura»
È con un versetto del Vangelo secondo Giovanni che la Chiesa Protestante di Firenze si schiera apertamente a fianco della comunità LGBTQ+ in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia, che sarà il 17 Maggio 2022.
Dal 15 al 21 Maggio, diverse istituzioni facenti parte della rete protestante in Italia, capitanate dalla Diocesi d’Italia della Chiesa Protestante Unita e dalla Chiesa Protestante Unita “Agape” di Firenze organizzeranno una serie di eventi volti a supportare la comunità LGBTQ+ nella sensibilizzazione verso le problematiche di discriminazione e violenza.
Il programma delle iniziative organizzate dalla Chiesa Protestante per la giornata internazionale contro l’omotransfobia
«Dopo due anni di iniziative on-line e solo parzialmente in presenza torneremo a incontrarci e ad abbracciarci per combattere questa grave piaga dell’omobitransfobia, acuita dall’inazione del parlamento italiano che non è in grado di approvare una legge che sanzioni e contrasti questo tipo di odio e che faciliti la formazione per l’accettazione delle diversità»
Questa la dichiarazione da parte della Chiesa Protestante Italiana in riferimento al recente vergognoso episodio nell’ambito del quale il DDL Zan è stato affossato tra applausi e risate di chi dovrebbe governare e proteggere anche la fetta di popolazione che si permette d’ingiuriare.
Di seguito, il programma degli eventi:
- Domenica 15 Maggio, h 15:00 – Workshop «La Bibbia condanna l’omosessualità? Come comprendere la Parola di Dio per l’oggi?». L’evento si svolgerà presso la Società Ricreativa «L’Affratellamento di Ricorboli» in Via G. P. Orsini 73 a Firenze e trasmesso su Zoom a questo link.
- Martedì 17 Maggio h 21:00 – Convegno «Le nuove sfide del movimento LGBTQ+ dopo la pandemia: dal matrimonio egualitario alla fluidità di genere” presso la Casa del Popolo di Settignano in Via S. Romano, 1 Loc. Settignano.
- Sabato 21 Maggio, h 15:00 – Tavola rotonda sul tema «Le Chiese di fronte alle sfide della contemporaneità nell’etica familiare e sessuale» sempre presso presso la Società Ricreativa «L’Affratellamento di Ricorboli» Via G. P. Orsini, 73 a Firenze.
Qui il programma completo.
Da dove nasce l’iniziativa?
Tutto comincia nel lontano 2007, quando l’allora predicatore laico della Chiesa Valdese, Andrea Panerini – che oggi è invece Vescovo della Chiesta Protestante Unita – volle organizzare veglie di preghiera informali contro l’omofobia unificando sotto di esse cristiani da ogni confessioni in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia.
A oggi, il comitato è ben strutturato e organizzato, composto da protestanti, anglicani e cattolici non romani che desiderano mostrare la loro vicinanza alla comunità LGBTQ+ tramite azioni concrete di divulgazione e sensibilizzazione, collaborando anche con associazioni tematiche in questo senso.
L’obiettivo, unirsi per combattere la piaga dell’omotransfobia in un messaggio di speranza che arriva da una frangia della società che – in altri contesti – si è sempre invece messa in contrapposizione. Ed è questo che forse rende ancora più bello e significativo l’impegno della Chiesa Protestante.
“Siamo persone che rifiutano paure e pregiudizi verso tutte le minoranze discriminate e gli esseri umani di ogni nazione”
Cristianità ed LGBTQ+ possono convivere?
È una domanda piuttosto spinosa – nonché uno degli argomenti dei workshop che si svolgeranno nei prossimi giorni proprio nell’ambito della settimana organizzata dalla Chiesa Protestante in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia.
Il discorso sarebbe lungo e contorto, tuttavia è innegabile notare un’apertura – seppur cauta – da parte delle istituzioni ecclesiastiche di tutto il mondo verso la comunità LGBTQ+. In molti risultano però ancora scettici.
Un risentimento più che giustificato, viste le continue discriminazioni subite dalla comunità LGBTQ+ proprio a causa dei dogmi imposti dalla confessione cristiana a condanna di tutto ciò che non è eterocis, ma si tratta solo di questo? Le motivazioni potrebbero essere ancora più profonde.
Da una parte ci sono le persone, che oggi più che mai comprendono il peso delle azioni e delle parole d’odio e vogliono smarcarsi da una cristianità tradizionalista in controtendenza con il progresso sociale pur non rinunciando alla propria fede.
Dall’altra c’è la voglia della cristianità di svecchiare la propria immagine per rimanere rilevante.
Un sentimento che la comunità LGBTQ+ non riesce ancora a percepire come genuino nella maggior parte dei casi, anche perché se da una parte ci si apre alla diversità, dall’altra la religione continua a opprimere alcune fasce della popolazione – come in America, dove si sta discutendo se rendere illegale l’aborto.
Ma è forse proprio per questo che è importante mostrare la parte giusta della fede, quella che viene dal basso e irrompe con idee che parlano davvero di amore, inclusione e tolleranza.
Un passo alla volta.
Foto cover: European Forum LGBT – Foto nell’articolo: Sharon McCutcheon su Pexels
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