Oggi 32enne, Chris Colfer verrà a lungo ricordato per il suo straordinario Kurt Hummel in Glee, personaggio con cui vinse un Golden Globe come miglior attore non protagonista, strappando anche due candidature agli Emmy e una ai SAG. Concluso Glee nel 2015, con ben 121 episodi girati, Colfer è praticamente scomparso sia dal piccolo che dal grande schermo, diventando scrittore per bambini. Dal 2012 ad oggi ha pubblicato una ventina di libri, arrivando anche al primo posto nella classifica dei più venduti del New York Times con “La terra delle storie – L’incantesimo del desiderio“.
Nel corso di una chiacchierata con gli ex colleghi di set Kevin McHale e Jenna Ushkowitz all’interno del podcast And That’s What You Really Missed, Colfer ha ricordato l’euforia e il terrore vissuti nel momento stesso in cui scoprì di aver ottenuto la parte. Perché all’epoca, appena 19enne, Chris non aveva ancora pubblicamente fatto coming out.
“Quando ho scoperto che avevano scritto questo personaggio pensando proprio a me, ne sono rimasto entusiasta. Poi però quando ho finalmente ottenuto la sceneggiatura e ho capito che avrei dovuto interpretare il personaggio gay, mi ha terrorizzato. Ma volevo solo far parte di quell’industria, e sapevo che non c’era alcuna opzione. Sapevo anche che probabilmente mi avrebbe costretto a rispondere e a fare domande su me stesso, che non ero ancora pronto a fare. Quindi, in realtà, sono anche un po’ grato, in un certo senso, perché penso che in qualche modo mi abbia spinto verso un percorso di onestà con me stesso”.
Ma Colfer, da quasi 10 anni felicemente fidanzato con Will Sherwood, ricorda ancora oggi la paura vissuta in quei momenti, quando Glee divenne fenomeno planetario, trasformando tutti i protagonisti in luminose stelle.
“Ma ero assolutamente terrorizzato. Un tempo gli agenti dicevano a noi attori: “Non interpretare personaggi gay perché ti rovinerebbe la carriera”. Ma avevo fatto provini per così tanto tempo e non avevo mai ottenuto nulla. Non c’era opzione per me, dovevo farlo. Per quanto spaventoso fosse.”
Nel 2012 Colfer ha scritto, prodotto e interpretato Struck by Lightning, film presentato in anteprima al Tribeca Film Festival e mai arrivato nelle sale d’Italia.
Poche settimane fa Ryan Murphy ha confessato di aver pensato ad un reboot di Glee, 7 anni dopo la sua chiusura. “Ora sono in una fase in cui penso sia passato abbastanza tempo. Forse dovremmo riesaminarlo come marchio. Dovremmo realizzare un reboot di qualche tipo? Dovremmo pensare a un musical di Broadway? Si tratta di un’eredità interessante che mi interesserebbe realizzare in un modo positivo dopo esserci presi una pausa. Ma non lo so. Semplicemente amo quello che dice e ciò che fa. E non ci sarà mai nella mia vita un altro Glee, qualcosa che si avvicini per quanto riguarda le mie emozioni e il sentimento di vicinanza nei suoi confronti”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.