.@xtina just used her headline set at @PrideBrighton to slam Florida’s ‘Don’t Say Gay’ law. 🏳️🌈#BrightonPride pic.twitter.com/yA034QIGAH
— Attitude Magazine (@AttitudeMag) August 6, 2022
Un’estate d’Orgoglio per Christina Aguilera. Due mesi fa mattatrice al Los Angeles Pride, la popstar ha bissato nel weekend prendendo parte al Brighton Pride, facendo ballare decine di migliaia di fan accorsi sulla costa inglese a meno di 90 km di Londra.
Un concerto, quello che ha visto Christina protagonista, segnato da una presa di posizione netta contro la legge omotransfobica della Florida, comunemente nota come “Don’t Say Gay“.
Ad un certo punto dello show, nel corso del live della meravigliosa “Beautiful“, i ballerini della cantante sono saliti sul palco con dei cartelli con sopra scritto “Say Gay“, mentre lo schermo dietro di loro spiegava ai presenti l’indecente legge pochi mesi fa approvata e firmata dal governatore Ron DeSantis.
Sul finire dell’esibizione, sugli schermi sono apparse immagini dai Pride di tutto il mondo, mentre i ballerini hanno girato i cartelli per mostrare le parole “libertà”, “identità”, “pace”, “bellezza” e “unità”. Tutto questo con Christina Aguilera avvolta in una bandiera del Progress Pride.
La legge “Don’t Say Gay, Don’t Say Trans” è entrata ufficialmente in vigore il 1 luglio, vietando qualsivoglia discussione scolastica su argomenti LGBTQ+. Qualora i genitori dovessero accorgersi che durante le lezioni i propri figli sono stati educati a principi che violano i divieti imposti dal “Don’t say gay”, potranno citare in giudizio i distretti scolastici (equivalenti ai nostri provveditorati agli studi). Una legge ampiamente criticata in patria ma difesa dal partito repubblicano e da Donald Trump, che potrebbe ampliarla a livello nazionale nel caso in cui dovesse tornare alla Casa Bianca.
In Italia Simone Pillon, senatore leghista, ha chiesto di fare altrettanto ad un eventuale governo a trazione Meloni-Salvini.
© Riproduzione Riservata