Triangoli amicali o amorosi in tre film assai diversi tra loro. In sala anche Love & Mercy di Brian Wilson, visionario e tormentato fondatore dei Beach Boys.
Quell’inno all’amicizia contro il bullismo e l’omofobia: non perdetevi Un bacio di Cotroneo
“Vorrei che Un bacio fosse un film soprattutto per loro, per i ragazzi. Ragazzi che mettono al primo posto l’amicizia. Che si sentono soli. Che hanno una terribile paura di essere diversi, e di venire giudicati. Di ritrovarsi un’etichetta addosso. Qualunque essa sia”. Con queste parole l’autore Ivan Cotroneo presenta il suo film Un bacio, tratto da un suo racconto ripubblicato per Bompiani, inno all’amicizia vitale contro ogni tipo di bullismo, anche omofobico. Tre sedicenni frequentano la terza liceo scientifico a Udine e vengono discriminati per vari motivi ma solidarizzano fra loro: Lorenzo (Rimau Grillo Ritzberger) è dichiaratamente gay, è stato adottato già grande dopo la rinuncia di un’altra famiglia, marginalizzato come il ‘frocio’ della scuola; Blu (Valentina Romani) è brillante e ribelle, è fidanzata con un ragazzo più grande che frequenta l’Università a Milano ma viene considerata la ‘troia’ della scuola; il ripetente Antonio (Leonardo Pazzagli) è bollato come l”idiota’, è insicuro, ha perso in un incidente di moto l’adorato fratello maggiore Massimo che considerava il suo modello di riferimento. L’amicizia esclusiva alla Jules et Jim tra i tre ragazzi si rivela una forma di protezione contro le discriminazioni del mondo esterno ma essa stessa andrà in crisi quando Lorenzo tenterà un’avance azzardata nei confronti di Antonio. Nella colonna sonora spicca il nuovo singolo di Mika, Hurts, il cui video è stato girato dallo stesso Cotroneo. Un bacio è uscito ieri in 180 sale e le presentazioni del film dedicate agli alunni fanno parte di un’iniziativa sostenuta e patrocinata dal Garante dei Diritti per l’Infanzia e per l’Adolescenza insieme con Agiscuola. L’hashtag di questa campagna è #lamiciziatisalva.
Tutti insieme nel collettivo La Comune del danese Vinterberg premiato a Berlino: intenso ed emozionante
Anche nell’intenso La Comune di Thomas Vinterberg, che avevamo apprezzato al Festival di Berlino dove Trine Dyrholm vinse un meritato Orso d’Oro per la migliore interpretazione femminile, è in realtà un triangolo, in questo caso amoroso, il fulcro del racconto: intorno al 1975, nella comune fondata dagli intellettuali Anna ed Erik nella loro grande casa con giardino in un quartiere elegante di Copenhagen, l’innamoramento di Erik per una studentessa che viene introdotta nel collettivo sconvolgerà gli equilibri dell’intero nucleo abitativo.
Grazie alla sua esperienza personale che infonde credibile vitalità alla vicenda – dai 7 ai 19 anni il regista Vinterberg ha realmente vissuto in una comune – si sviscerano speranze e utopie di un modello sociale che rispecchia gli ideali di un’intera generazione, evitando cliché e stereotipi: l’atmosfera non è da spensierati figli dei fiori quanto piuttosto permeata da un pragmatismo quotidiano che implica democratiche decisioni a maggioranza nel tinello. Nel finale c’è anche un ironico bacio gay che suggella un cameratismo omofilo sicuramente diffuso nelle vere comuni ma che nel film, però, non emerge.
Da vedere.
Il triangolo glam di WAX – We Are The X, road-selfie movie con camei stellati di Rutger Hauer e Jean-Marc Barr
Un altro triangolo ma in chiave modaiola-glam: nel road movie indipendente WAX – We Are The X di Lorenzo Corvino una ragazza francese e due ragazzi italiani (Gwendolyn Gourvenec, Davide Paganini e Jacopo Maria Bicocchi) vengono inviati a Montecarlo per le riprese di uno spot da mezzo milione di euro: durante l’avventura in Costa Azzurra scopriranno molto di sé e delle proprie ambizioni. Costruito come un mockumentary (falso documentario) interamente in soggettiva con smartphones rielaborati in postproduzione, è una sorta di ‘selfie-movie’ sull’inadeguatezza dei sogni frustrati di una generazione in cerca di riscatto esistenziale e professionale. Camei stellati di Rutger Hauer e Jean-Marc Barr.
Scopriamo amori e dolori del fondatore dei Beach Boys nel biopic Love & Mercy
Biopic bifronte su Brian Wilson, visionario e tormentato fondatore dei Beach Boys, gruppo cult pop&surf che dalle spiagge californiane arrivò in tutto il mondo con le loro hit spensierate tutto sole e divertimento quali Surfer Girl o Fun fun fun (il titolo del film è l’omonima canzone che apre il suo album di debutto da solista). Wilson è interpretato da due attori nemmeno somiglianti, Paul Dano e John Cusack, in due momenti topici della sua esistenza, all’apice della forma creativa e del successo negli anni ’60 e poi segnato dalla malattia mentale e dall’abuso di droga, vent’anni dopo, dipendente da uno psichiatra inadeguato (Paul Giamatti) e infine redento dall’amore della seconda moglie Melinda Ledbetter (Elizabeth Banks), venditrice di Cadillac.
“Il film cerca di scavare nel profondo di Brian e di esaminare ciò che lo ispirava – afferma il regista -. “Negli anni mi sono interessato sempre di più alla genialità della musica di Brian, soprattutto di ‘Pet Sounds’; ma più che la sua musica, devo ammettere che sono stati il suo vissuto e le sue battaglie personali ad attrarmi maggiormente e che mi hanno spinto verso questo progetto”.