A un passo dal mezzo secolo di vita, al fianco dell’amato Jwan Yosef e dei 4 figli. Vigilia di Natale come sempre particolare per Ricky Martin, proprio oggi meraviglioso 49enne. Un’esistenza da dividere in due, quella del cantante portoricano, sul palco dall’età di 15 anni. Nei primi anni ’90, da solista, il primo contratto con una major, la Universal, e a seguire il boom di (Un, dos, tres) María, che lo tramuta assai presto nel “Re del Pop latino”. Gli anni ’90 e i primi anni ‘2000 sono suoi, con decine di milioni di copie vendute, contratti milionari, tour sold out, fan scatenate e tabloid che millantano storie d’amore con qualsivoglia donna. Però in cuor suo Ricky tace una verità da molti chiacchierata, ma mai resa pubblica. Fino al 2010.
Due anni prima Martin diventa padre di Matteo e Valentino, gemelli nati grazie alla gestazione per altri. È il primo step che Ricky compie per arrivare a quel marzo 2010, quando fa pubblicamente coming out.
“Sono orgoglioso di dire che sono un uomo omosessuale fortunato. Sono molto felice di essere quello che sono”. Dal momento in cui scrissi la prima frase, ero sicuro come quel libro fosse lo strumento che mi avrebbe aiutato a liberarmi da tutte quelle cose che portavo dentro di me da molto tempo. Cose che erano diventate troppo pesanti da nascondere. Scrivendo questo resoconto della mia vita, mi sono avvicinato alla mia verità. E questo è un qualcosa che vale la pena festeggiare. Mentre scrivevo mi chiedevo, ‘Sono gay? Sono bisessuale? Sono gay? Sono bisessuale?’. A me bastava scavare dentro e non mentire più a me stesso. E poi mi sono detto: “Rick, sei un uomo omosessuale molto fortunato. Sei gay“. L’ho scritto, ho premuto invio, e poi ho pianto come un matto. E da allora sono super felice.
Da quell’esatto momento Ricky è diventato un attivista LGBT. Sempre in prima linea in qualsiasi battaglia per i diritti della nostra comunità. Gettata la maschera, Ricky è rinato e non vuole più nascondersi, utilizzando la propria popolarità per portare avanti campagne di uguaglianza e civiltà. Celebre l’immagine che ce lo mostra con il bandierone arcobaleno sul tetto di un pullman, nel corso delle proteste di piazza contro il Governatore di Porto Rico, poi dimessosi dopo averlo pesantemente insultato.
Nel 2015 conosce su Instagram il pittore ed artista siriano Jwan Yosef. I due si messaggiano per mesi e mesi senza mai vedersi. Imparano a conoscersi, a piacersi. Quando si incontrano è amore a prima vista. Nel gennaio 2018 le nozze. A fine 2018 arriva Lucía, terzogenita di casa, mentre nell’ottobre 2019 scocca l’ora di Renn, quarto pargolo di quella famiglia che Ricky vorrebbe ancor più ampia. Sogna 10 figli.
Nel frattempo ha fatto di tutto. L’attore da soap, ha rischiato di vincere un Emmy grazie ad American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace, ha interpretato Marius Pontmercy e Che Guevara a Broadway in Les Miserables ed Evita, ha doppiato, fatto il giudice a The Voice Australia, Dancing with the Stars, The Voice Messico e il direttore artistico ad Amici di Maria, fondato la Ricky Martin Foundation, che con il progetto People for children ha lo scopo di combattere lo sfruttamento minorile, e nel 2021 ha in programma un nuovo tour mondiale che lo vedrà far coppia con Enrique Iglesias. Nell’attesa, ancora una volta tanti auguri Ricky Martin.