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23 anni, di Reggio Emilia, Massimo Righi è un pornoattore con all’attivo quattro pellicole ("Dark Italia", "Gay italiano", "Talent Scout", "Cruising Italia", ed. Adamo), tutte del 2001, diffuse in Italia e all’estero con un discreto successo.
Ci puoi raccontare qualcosa di te?
Studio psicologia a Parma e sono a metà del corso, do qualche esame ogni tanto, prima o poi mi laureo. La mia giornata comincia di solito a mezzogiorno, apro un libro e faccio finta di studiare e aspetto che venga sera per andare a ballare. Praticamente la mia vita è in discoteca, 7 giorni su 7. Io e i miei amici siamo i famosi "spazzini", rimaniamo fino alla chiusura dei locali e quasi facciamo le pulizie..
Insomma, te la godi..
Direi proprio di sì. Io vivrei in discoteca dove ballo, chiacchiero, faccio casino, mi diverto. Per la verità frequento anche le saune di preferenza quella di Milano, la Metro perché è la più carina, la più bella in assoluto. In ogni caso se vado in sauna tendo a viaggiare per evitare i posti che hanno sempre lo stesso giro.
Ma ogni tanto incontri qualcuno che ti ha visto nei film hard?
Si perché alla loro uscita sono stati trasmessi ovunque, in ogni locale gay, in ogni sauna. E’ capitato persino che arrivassi in un locale mentre stavano mandando una scena dove ero coinvolto e i miei amici mi hanno preso in giro bonariamente commentando con ironia la scena "artistica" (un rapporto orale con due partner..).
E la notorietà porno ti ha favorito?
Direi che non ci sono stati apprezzabili risvolti, la gente lo sa ma non fa particolari commenti. I miei amici, che non sapevano nulla e che mi hanno visto senza che glielo avessi detto, ci hanno scherzato sopra e mi hanno detto "però sei un po’ zoccola..". Direi che l’esperienza non mi ha cambiato molto nella mia vita quotidiana, un fatto insomma di normalità. Forse un giorno potrei incontrami con un fidanzato che potrebbe aver problemi a stare con uno che ha recitato in film porno, ma per ora nessun problema né positivo né negativo. In fin dei conti la pornografia ormai fa parte della vita quotidiana, direi quasi che rientra nella banalità.
Recitare in una pellicola porno ti ha creato problemi? Farsi vedere da numerose persone che lavorano alla macchina da presa e alla produzione per te è stato difficile?
Beh, da un lato io sono un po’ esibizionista, mi piace farmi vedere e mi piace che chi mi vede possa apprezzarmi. Poi gli operatori sono stati veramente bravi e mi hanno messo a mio agio fin dall’inizio. Infine mi hanno dato come partner il mio tipo perfetto, alto, grosso, palestrato, sui 30 anni, quasi quasi lo pagavo io..
Ma come si diventa pornoattori?
Per me è stato del tutto casuale, l’aggancio è stato con un tipo che conosceva la produzione e che mi ha presentato. Per fare il pornoattore non occorrono doti particolari se non una discreta presenza fisica (ma non occorre essere palestrati come gli americani) e la capacità di fare sesso sotto i riflettori. D’altra parte certe pellicole italiane sono più caserecce di quelle americane e un po’ meno ricercate e forse è proprio per questo che piacciono.
Quale futuro immagini come pornoattore?
Io mi sono divertito molto per cui se qualcuno mi chiama continuerei volentieri a "recitare" come pornoattore. Ho fatto anche un provino per Lucas Kazan ma forse in quel caso cercavano attori più "grossi" di me. In ogni caso nel mio futuro non c’è necessariamente solo questo, ovviamente, se capita lo faccio volentieri, ma vorrei fare anche altro, laurearmi, trovare un lavoro soddisfacente e nel frattempo, naturalmente, vivere in discoteca.
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