ROMA – Per chi come noi non naviga nella letteratura finanziaria la questione si fa incognita e cede il passo ai più navigati analisti economici. Una cosa è certa: Cronache Marziane che aveva avuto nella passata stagione televisiva audience di grande dignità, top spender pubblicitari pronti ad acclamare i loro prodotti su quella trasmissione, migliaia di sms con relativi introiti per osannare o spernacchiare l’ospite di turno, non si farà più!
E’ stata avvisata la Endemol che produce il format, il direttore di rete, i diretti interessati e quindi il conduttore che ha portato al successo la seppellita trasmissione, Fabio Canino.
La prima avvisaglia, per agganciarci a quello raccontato all’inizio, sta nelle pagine delle imprese, mercati e finanza dei quotidiani di ieri. Succede che la Holding del Biscione, alias Fininvest, ha archiviato il semestre gennaio-giugno con una grandinata di profitti e una liquidità di cassa per 1,2 miliardi di euro. Mica spiccioli! Ma a parte le cifre da capogiro la performance di Mediaset non è stata brillante e il gruppo del presidente del Consiglio si è trovato in presenza di forti investimenti per il digitale terrestre.
Detto in parole ‘popolane’, si taglia dove non c’è reddito garantito nel tempo e visto che il gruppo corre anche verso altre galassie come la telefonia, è presto fatto il conto: con la televisione dell’antenna terrestre e la cinematografica Medusa che chiude con un passivo di 5 milioni.
Qualcuno, dai blog disperati, azzarda notizie poco inclini alla verità e comincia a lanciare strali di protesta verso Mediaset con la perentoria accusa di omofobia.
«No, calma, calma ragazzi – spiega a Gay.it Fabio Canino – a oggi non possiamo azzardare niente di tutto questo. Ho ricevuto notizia, e con me la produzione e la rete, che “Cronache Marziane” è stato azzerato dai palinsesti di Italia Uno. Non si fa più».
Che facciamo, Fabio, veniamo, come consiglia un caro amico, a sdraiarci nudi e incatenati sotto gli studi della produzione?
«Divertente ma poco pratica vista la stagione. E poi non chiudiamo solo noi; la scure si è abbattuta su molti altri programmi della seconda e terza serata. Fortuna che la gente con contratti fatti proprio sul programma erano i vari ospiti e quindi non ha recato danni più di tanto e poi siamo riusciti a sapere di questa infausta fine prima di iniziare a impacchettare il programma».
Fabio è dispiaciuto e ne ha tutte le ragioni. Cronache era un programma davvero diverso, divertente e con contenuti altamente polemici sul vario bacchettume italico e reprimende clericali. Mancherà a molti ma senza tragedie o asfissie da deambulazione televisiva.
Non preparatevi al peggio ma forse al meglio per quanto ci dice ancora Canino: «La prova che non si tratta di me come omosessuale o riconducibile alla mia natura è che non scade il contratto che mi lega fino a giugno prossimo a Mediaset. I dirigenti mi hanno proposto alternative anche in prima serata anche se la cosa è così fresca che nessuna decisione da entrambe le parti è stata presa e quindi non posso anticipare nulla. Ci sono già delle idee, anzi germi di idee ma sono talmente allo stato primordiale che non è proprio il caso di parlarne». Detta così ha ragione l’amico Fabio, nella comune speranza che torni il suo volto in televisione. Già, perché altre volte, pur sotto contratto, altre e altri delle nostrane televisioni non sono più tornati in video e dimenticati nel loro contratto. Faremo gli scongiuri come ora li starà facendo il nostro Canino!
«Cronache – spiega Fabio – era un programma che costava molto per la posizione che aveva nella sua fascia oraria da seconda serata, ma anche la terza sarà soppiantata da film e telefilm che costano molto meno. Mi spiace per gli ospiti e la gente che lavorava in redazione che dovrà trovarsi occupazione altrove. Io poi pur spiacendomi davvero moltissimo per la chiusura del programma, adesso continuo ad avere poco tempo tra la radio e un progetto che stiamo sviluppando per un lavoro teatrale; quindi non corro. Per rientrare in televisione mi occorre una cosa carina e giusta; Cronache dava una forte identità alla rete e secondo me era importante che ci fosse; peccato!»
Che altro si può aggiungere? Quando scompare un programma come quello condotto con maestria e bravura da Fabio Canino, spiace a molti.
«A me spiace tanto, ma davvero molto, perché oltre ad essere un programma cui chiaramente ero molto legato, che mi rappresentava molto bene, era anche una squadra meravigliosa con cui lavorare, molti dei quali sicuramente li ritroverò negli altri progetti, ma altri, come capita in questo tipo di lavoro, li perderò per strada e si incontreranno chissà dove, come e quando. Concedetemi di ringraziare tutti e in particolare i telespettatori che hanno decretato il successo di Cronache Marziane».
Auguri e arrivederci a presto anche da noi di Gay.it, Fabio.
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di Mario Cirrito
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