Dall’800 ai giorni nostri, ecco una selezione dei più bei romanzi sull’amore tra donne.
Carmilla (1872) – J.S. Le Fenu
Il racconto dello scrittore irlandese Le Fenu – sicuramente uno dei modelli del Dracula di Stoker che uscirà pochi anni dopo – è una delle più inquietanti e struggenti storie di vampiri che sia mai stata scritta e allo stesso tempo una seducente e diabolica storia d’amore tra due donne.
Il pozzo della solitudine (1928) – Radclyffe Hall
Nello splendore della villa di famiglia di Morton Hall, Sir Philip e Lady Gordon aspettano la nascita dell’erede. Quando anziché il maschio desiderato, nasce una femmina, decidono comunque di chiamarla Stephen. La bambina rivela ben presto abitudini e atteggiamenti che la rendono diversa dalle sue coetanee e la isolano da chi la circonda. Raggiunta la maturità Stephen Gordon si innamorerà perdutamente di un’altra donna.
La foresta della notte (1936) – Djuna Barnes
Al centro della Foresta della notte dorme la Bella Schizofrenica, in un letto dell’Hotel Récamier. T. S. Eliot, accompagnando questo libro alla sua uscita, scrisse che vi trovava “una qualità di orrore e di fato strettamente imparentata con quella della tragedia elisabettiana”.
Carol (1952) – Patricia Highsmith
Therese, 19 anni, è un’apprendista scenografa che, per raggranellare qualche soldo, accetta un lavoro temporaneo in un grande magazzino durante il periodo natalizio. Il suo rapporto sentimentale con Richard si trascina stancamente, senza alcuna passione tra voglia di coinvolgimento e desiderio di fuga: anche il viaggio che hanno progettato in Europa ora la intimorisce. In una gelida mattina di dicembre, nel reparto giocattoli dove lavora, compare una donna bellissima e sofisticata, in cerca di doni per la figlia.
La ragazza di nome Giulio (1964) – Milena Milani
Apparve nel 1964, suscitando grande scandalo. Il libro venne sequestrato per “aver gravemente offeso il comune senso del pudore” e l’autrice fu incriminata e condannata a sei mesi di reclusione. Nel successivo processo d’appello buona parte del mondo culturale e artistico sostenne Milena Milani che venne assolta e il libro fu dissequestrato.
La giungla di fruttirubini (1973) – Rita Mae Brown
Preferendo da sempre le donne agli uomini come partner sessuali, la protagonista Molly Bolt, orgogliosa, vitale, irriverente nei confronti dei ruoli tradizionali, maschili e femminili, appena può abbandona il Sud degli Stati Uniti – un Sud povero affettivamente, intellettualmente, economicamente – per la mitica, opulenta, avventurosa New York. ”
Thérèse e Isabelle (1982) – Violette Leduc
All’interno d’un collegio femminile due adolescenti intraprendono una relazione, all’interno della quale ognuna fa scoprire all’altra la realtà della passione fisica. Thérèse, la narratrice in prima persona, racconta del piacere sessuale provato durante le tre notti passate strettamente abbracciata ad Isabelle.
Il colore viola (1982) – Alice Walker
In una comunità nera del profondo Sud americano, dove le donne sono trattate come schiave dai maschi di famiglia, Celie viene violentata da colui che crede suo padre, privata dei figli, sposata a un uomo che odia. Sua sorella Nettie riesce a sfuggire a un analogo destino, ma questo costerà alle due donne una separazione lunga trent’anni, durante la quale nulla sapranno l’una dell’altra. Solo con l’arrivo nella sua casa dell’amante del marito, la vita di Celie cambierà colore.
Scritto sul corpo (1992) – Jeanne Winterson
Una storia d’amore e una meditazione sul corpo, nella sua concretezza fisica e come deposito di sentimenti ed emozioni. Oggetto d’amore è una donna sposata, protagonista invece un narratore il sui sesso non viene mai specificato: una voce che riflette e racconta, la passione, l’eros, la differenza sessuale, la perdita, parlando contemporaneamente al maschile e al femminile.
L’arte della gioia (1994) – Goliarda Sapienza
L’arte della gioia è un libro postumo: giaceva da vent’anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato dai principali editori italiani, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma soltanto quando uscì all’estero – in Francia, Germania e Spagna – ricevette il giusto riconoscimento. Nel romanzo, tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune.
Il tuo nome scritto sull’acqua (1996) – Gonzalez Frei Irene
È uno strano sogno a far presagire a Sofia un evento destinato a imprimere una svolta decisiva alla sua vita, salvandola da un matrimonio deperito tra quotidianità ed eccessi erotici e riconciliandola con se stessa. Nel sogno, si era trovata davanti a uno specchio e vi era scivolata dentro, sovrapponendosi alla propria immagine in un bagliore di felicità. E il giorno dopo, nella realtà, Sofia incontra Marina, una giovane donna che le somiglia in modo sorprendente. L’attrazione è subito magica, forte, totale, e diventa complicità, comunione d’anime e corpi, bisogno di fuga da tutto e da tutti.
Carezze di velluto (1998) – Sarah Waters
Ostricara nella taverna dei genitori sulle coste del Kent, astro nascente dello scintillante firmamento del varietà londinese, prostituta da strada e infine mantenuta di una capricciosa dama: nonostante la giovane età, in pochi anni Nancy si è ritrovata a interpretare così tanti ruoli da credere di dover ormai prendere posto nel buio della sala e limitarsi a fare da spettatore al magico teatro della vita. Ma proprio quando tutto sembra perduto, la sua innata passione la spinge a recitare il ruolo più impegnativo ed esaltante: essere finalmente se stessa, libera di amare ed essere riamata senza condizionamenti di sorta.
La ragazza dello Sputnik (1999) – Haruki Murakami
La storia viene raccontata da un giovane senza nome, prima studente, poi maestro elementare. È innamorato di una sua coetanea, Sumire, una una ragazza con il mito di Kerouac e della generazione beat. Sumire però non lo ricambia: lo accetta come amico e confidente, ma niente sesso. Lei è invece innamorata di un’altra donna: Myu, una bellissima imprenditrice quarantenne di origine coreana. Solo che anche Myu, pur attratta da Sumire, non vuole concretizzare in amore il loro sentimento. Non vuole o non può: c’è qualcosa di misterioso nel suo passato che le impedisce di amare, che la separa dal mondo. E così i destini dei tre protagonisti si inseguono senza mai congiungersi, vagano nello spazio e nel tempo come un satellite alla deriva.
Mentre la mia bella dorme (2001) – Rossana Campo
La donna che parla dalle pagine di questo romanzo impariamo a riconoscerla subito. È incinta. Non ha voglia di bere. Non ha voglia di stravizi. Con qualche risentimento nei confronti del padre della creatura che porta in grembo, sta cercando di pianificare la sua esistenza strampalata. E invece ecco che arriva Fruit, che le fa passare una inaspettata notte saffica. Sta ancora riprendendosi dalla sorpresa che Fruit è morta. Un suicidio?
Quando si ama si deve partire (2008) – Delia Vaccarello
Angela e Tamara si conoscono in una mailing list di lesbiche dove scambiano riflessioni e timori nati all’indomani dell’11 settembre 2001. Si scoprono affini, opposte, complementari, e presto intrecciano uno scambio serrato. Tamara racconta del lavoro in un Centro ascolto per giovani, dei figli, delle amanti. Angela, insegnante universitaria, svela il suo mondo, i rapporti finiti, il mare, il profumo dei gelsomini. Al primo incontro, Eros, appena nato, si svela già maturo. È amore, quello vero, quello grande. Ma c’è un ma, in questa storia.
Il blu è un colore caldo (2010) – Julie Maroh
Il primo sguardo tra due persone destinate a innamorarsi può essere un evento sconvolgente: una scossa destinata a far tremare le fondamenta di una vita banale, un’esplosione di colore che ravviva un mondo altrimenti grigio. È quello che accade a Clémentine 15 anni, in un pomeriggio qualsiasi, quando una macchia di colore si fa strada verso di lei tra la folla: una testa dai capelli tinti di blu, un paio d’occhi dello stesso colore che per i mesi a venire invaderanno, notte dopo notte, ogni suo sogno. Eppure, la storia di Clementine non è solo una storia d’amore. È una storia di vergogna, di negazione, di rabbia, di insicurezza: perché il nome della sua ossessione è Emma, e in un mondo intriso di pregiudizi vivere la propria omosessualità alla luce del sole può provocare fratture emotive insanabili, e deviare per sempre il corso di un’esistenza.
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