Durante il convegno “Odio e Discriminazioni” organizzato da Gay Center e Gay Help Line con il sostegno di Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), il dott. Stefano Chirico, Direttore segreteria OSCAD – Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, ha ribadito l’importanza di una legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, per raccogliere dati reali sullla profondità del fenomeno.
Una legge che riconosce il crimine d’odio anche per l’omotranfobia permetterebbe di raccogliere dati statistici più precisi, differenziandoli dai crimini più generici. Nell’atto pratico permetterebbe alle forze dell’ordine di intervenire in maniera diversa applicando la legge per i singoli casi. Oggi è possibile distinguere in crimini d’odio per razza e religione ma per l’omotransfobia ancora no. Le forze di di polizia applicano le norme che ci sono. La mancanza di una specifica copertura normativa non consente di avere dati statistici ufficiali in materia di omotransfobia. E un dato tecnico, oggettivo. Quando vengono fatte considerazioni statistiche, sui reati d’odio, noi abbiamo dei dati statistici ufficiali in materia di odio etnico, razziale e religioso, ma non abbiamo, perché non li possiamo avere, dati statistici ufficiali in materia di omotransfobia.
Un vero e proprio schiaffo ai tanti politici della destra nazionale che nell’ultimo anno hanno citato proprio i dati dell’OSCAD per denunciare l’assenza di omotransfobia in Italia. A partire da Giorgia Meloni, che lo scorso luglio, davanti Montecitorio, ebbe il coraggio di dire: “non possiamo dire che oggi, nella realtà italiana, gli omosessuali siano discriminati. Fatti di violenza, di odio. Guardo l’osservatorio preposto e mi dice che su 1500 casi segnalati negli ultimi 8 anni solo 200 riguardavano la discriminazione di genere. È una realtà ma non è un’escalation”.
Peccato che quei dati, come oggi chiaramente esplicitato da Chirico, siano inattendibili, proprio perché a mancare è una legge ad hoc che aiuti a classificarli come tali. L’ennesima bufala della destra omotransfobica italiana indirettamente smontata direttamente dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori del Ministero dell’Interno, che opera presso il dipartimento della Pubblica sicurezza, direzione centrale della Polizia criminale, per fornire un valido supporto alle persone vittime di reati a sfondo discriminatorio (hate crime o crimini d’odio), agevolare la presentazione di denunce e favorire l’emersione di quei reati.
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