Ospite di Canale 5 a Morning News, Matteo Renzi è tornato a parlare del DDL Zan, soffermandosi sulle indifendibili parole di Vincenzo De Luca, presidente Pd della Regione Campania che giorni fa ha sparato a zero sul provvedimento.
“De Luca, che è un dirigente del Pd, ha attaccato il Pd perché ha detto che sta facendo una battaglia ideologica su questo provvedimento“, ha esordito il leader di Italia Viva. “I diritti delle persone omosessuali, transessuali, di quelle persone spesso colpite per le loro idee, comportamenti o scelte affettive, sono diritti importantissimi che vanno difesi“.
Ma Renzi, alla guida di un partito che 10 mesi fa ha votato questo DDL alla Camera dopo aver contribuito a scriverlo, ha ribadito la necessità di apportare modifiche alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. In più punti.
Il DDL Zan ha 3 punti che si risolvono in 10 minuti. L’identità di genere, la libertà di opinione e la presenza nelle scuole. Su questi 3 punti si chiude la legge in un quarto d’ora, perché non lo facciamo? Perché c’è un’obiezione ideologica, troviamo questa benedetta soluzione perché mettendoci attorno a un tavolo si fa un pazzo avanti tutti. Questa è la politica.
Una politica che si mette a fare propaganda, cavalcando gigantesche fake news su un provvedimento di pura e semplice civiltà, sulla pelle di un’intera comunità. Una comunità che un DDL disossato, prosciugato e ulteriormente modificato al ribasso per far felici i cattoestremisti che da 2 anni cercano di affossarlo, semplicemente non lo vuole.
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