Non c’è nulla di più personale della scelta dei propri pronomi.
Per alcunə la scelta è ovvia, per altrə (soprattutto nello spectrum non binario) va ben oltre la nostra espressione di genere, e darli per scontati rischia di mettere in difficoltà tutte le parte coinvolte.
Dopo aver fatto coming out come non binary lo scorso 2021 (utilizzando i pronomi they/them), Demi Lovato ha recentemente dichiarato in un’intervista con GQ di tornare ai pronomi femminili.
Dalle parole della star non si tratta di ‘ritrattare’ la propria identità di genere, quanto alla stanchezza di dover costantemente ‘spiegarla’ a chiunque.
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“Dovevo costantemente educare le persone e spiegare perché mi identifico in questi pronomi. Era assolutamente sfiancante“ ha detto Lovato, specificando che questo non significa che la lotta e la sensibilizzazione non siano importanti: “Bisogna continuare a divulgare e passare la parola”.
Se spiegare alla gente chi sei può essere snervante per chiunque, stesso vale per un personaggio pubblico come Lovato costantemente esposto allo scrutinio mediatico e commenti di ogni tipo, tra social e non.
Ma la star ha fatto luce su una serie di problematiche ‘universali’, che coinvolgono ogni persona di genere non conforme nella vita quotidiana, come nel caso dei bagni pubblici e cosa significa entrare in un contesto riservato a donne quando non ti identifichi in quanto tale.
“Capita anche quando devi compilare, tipo i documenti o qualunque contesto dove va specificato il tuo genere. Hai solo due opzioni, maschio o femmina, e sento che nessuna di queste abbia senso per me“ dice a GQ “Mi sento condizionatə a scegliere femmina perché non ce ne sono altre. Penso che questo debba cambiare. Spero che un giorno ce ne siano di più”.
Lo scorso Agosto 2022, Lovato ha anche spiegato durante il podcast Spout che sbagliare i pronomi può succedere a chiunque, perché nessunə è perfettə, soprattutto quando abbiamo buone intenzioni ma stiamo ancora cercando di imparare: “Si tratta soprattutto di rispetto”.
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