Una piacevole e sorprendente befana, quella regalata da Mara Venier agli spettatori di Rai 1. Nel corso dell’ultima puntata di Domenica In, registrata, è infatti andata in onda la splendida storia di Luca Trapanese, papà dichiaratamente omosessuale di Alba, bimba rifiutata da decine di famiglie ‘tradizionali’ perché down e da lui adottata.
Una storia raccontata sui giornali, il mese scorso, e sbarcata anche in libreria. Una storia da servizio pubblico, che Domenica In ha contribuito a far conoscere a milioni di persone in tutta Italia. Trapanese, papà single da sempre vicino alle persone in difficoltà, ha confessato alla Venier di aver sempre sentito il bisogno di aiutare gli altri.
‘Quando avevo 14 anni successe una cosa molto particolare, rimasi vicino fino all’ultimo al mio amico coetaneo, morto per un tumore. Sentivo di voler andare a Lourdes, ad accompagnare gli ammalati, e lì ho scoperto che c’erano tante persone disabili, bisognose, e la mia vita è cambiata completamente. Mi sono dedicato in particolar modo ai disabili. La voglia di paternità era innata, avevo il desiderio di diventare papà e la consapevolezza di avere una figlia come Alba. Ho scelto Alba. Se avessi potuto scegliere avrei comunque scelto un figlio disabile. Perché la diversità è ricchezza e non qualcosa di cui vergognarsi‘.
Lasciata in ospedale dalla madre, Alba era stata rifiutata da decine di famiglie ‘normali’, tradizionali, ma Luca non ha invece battuto ciglio. Appena ricevuta la chiamata è corso in ospedale, l’ha stretta a sè e non l’ha più abbandonata.
‘Aveva 30 giorni, appena l’ho vista e l’ho presa in braccio ho detto ‘è mia figlia‘. ‘L’abbandono di quella mamma fu consapevole, un gesto terribile agli occhi altrui ma c’è un senso di maternità. Lasciata in ospedale, la mamma le ha dato una grande opportunità. In ospedale andai con la mia migliore amica, che è poi diventata la madrina di Alba. Quel giorno mi chiamò il giudice, dal tribunale, ma altre coppie avevano la precedenza. Il decreto iniziale fu temporaneo, per l’estate, un affido, perché single. Cercavano per Alba una coppia, ma io avevo già comprato tutto. Arrivo in ospedale, le infermiere mi accompagnano nella nursery, me la danno in braccio e ho subito sentito che era diventata mia figlia. Sapevo che sarebbe rimasta con me. Non avevo mai preso un neonato in braccio, avevo avuto esperienze con gli adulti disabili, ma Alba è sempre stata buona, come se capisse che dovevamo intenderci‘. ‘Ora come ora mi spaventa che sia vista come una disabile, come una bimba diversa, che non sia accettata per quello che è. Voglio che cresca con la consapevolezza che è bella così come è, mi spaventa che gli altri vedano in lei soltanto la sindrome di down, che non è una malattia ma una condizione’.
Commossa, Mara Venier ha chiesto un applauso per Luca, prima di mandare in onda una clip con i nonni di Alba.
‘La nostra vita è cambiata, abbiamo i cellulari invasi di foto e video di Alba. Noi non la riteniamo una figlia di serie B, è una bimba intelligentissima, legatissima al padre. Siamo orgogliosi di Luca, continua così, Alba ci ha rallegrato la vita’.
Due nonni ‘impazziti’ per Alba, con il primo Natale in famiglia che ha visto la bimba sommersa dai regali. Nella vita di Alba anche la tata Luisa e la migliore amica di Luca, diventata madrina della piccola, letteralmente circondata dall’amore.
‘Io mi sento libero con Alba‘, ha confessato Luca. ‘La mia vita è cambiata come quella di tutti i genitori. E’ più piena, mi sento realizzato, sono un uomo felice. Alba ogni mattina al risveglio mi abbraccia e mi chiama papà, e allora chissene frega di questa libertà’. ‘Volevo farmi prete‘, ha continuato Luca. ‘Andando a Lourdes conobbi il mio ex compagno, con cui sono rimasto insieme 11 anni. Probabilmente era finito l’amore, le cose finiscono. Anche lui aveva questo desiderio di paternità e alla fine l’ho fatto da solo. Sono single, ma c’è Alba‘.
Un’Alba arcobaleno per la domenica televisiva italiana, poco pruriginosa e molto delicata.
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