A febbraio, poco dopo la fine di Sanremo 2023, la causa giudiziaria intentata da Pro Vita contro il bacio tra Rosa Chemical e Fedez sembrava volgere al termine. La procura di Imperia, infatti, aveva chiesto l’archiviazione del caso, sostenendo che non si trattasse di “atti osceni in luogo pubblico”, come accusava invece l’esposto di Pro Vita.
A distanza di poco più di un mese, il giudice sembra aver dato ragione a chi considerava eccessivo l’accanimento contro il siparietto tra i due. L’inchiesta in cui Rosa Chemical e Fedez erano coinvolti è stata ufficialmente archiviata: l’Agcom ha archivia perché il bacio e la precedente scena di twerking del cantante sono avvenute alle 22.50, cioè fuori dall’orario di fascia protetta, e quindi non destinata alla visione da parte dei minori di 14 anni.
Secondo l’Authority, la scena deve essere letta in un’ottica di libertà di espressione e, seppur possa essere considerata di cattivo gusto, rientra “nel diritto di espressione artistica quale corollario della libertà di manifestazione del pensiero”.
La vicenda si è quindi conclusa per Rosa Chemical e Fedez, che possono finalmente lasciarsi la polemica alle spalle. Diverso, invece, per l’altra inchiesta attualmente in corso che vede protagonista Blanco. Qui la situazione è un po’ più complicata e si attendono ancora sviluppi, con il cantante che rischia fino a 5 anni per i danni causati al palco di Sanremo 2023.
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