Il 5 febbraio del 2017, come dimenticarlo, a Cesena militanti di Forza Nuova inscenarono un funerale come forma di protesta per un’unione civile. Ebbene oggi è arrivata la sentenza del tribunale di Forli, con il giudice che ha escluso l’imputazione di istigazione e propaganda all’odio ma condannato i militanti di estrema destra per diffamazione. Riconosciuti alle associazioni costituite parte civile come Arcigay Rimini 1000 euro ciascuna, oltre a 2000 euro di multa per ogni imputato, il risarcimento delle spese processuali e 5000 euro per Matteo e Marco, coppia all’epoca sbeffeggiata da questi personaggi, giustamente trascinati in tribunale. Totale, circa 30.000 euro. Nel finto e indecente funerale si annunciava la “distruzione dell’Italia”, con tanto di finti manifesti mortuari.
Pur avendo l’ufficio del Pubblico ministero seguito la linea di Arcigay Rimini (rappresentata dell’avvocato Christian Guidi del Foro di Rimini Guidi Studio Legale), perfino citandone la memoria presentata in cui si sosteneva che la discriminazione omofobica nel fenomeno “razzismo”, il tribunale non ha sostenuto questa interpretazione. Non a caso Arcigay Rimini parla oggi di “vittoria agrodolce”.
© Riproduzione RiservataVedremo le motivazioni della sentenza, che pure è una sentenza di condanna che deve mettere in guardia chi in futuro vorrà pensare di compiere altri atti omofobici, ma è molto demoralizzante vivere in un Paese dove spesso nelle nostre vite di persone LGBT è impossibile avere giustizia per dei palesi soprusi come quelli avvenuti a Cesena ai danni di una coppia innocente di ragazzi il cui unico “crimine” era unirsi civilmente. Due persone non possono celebrare la loro unione civile senza la paura di trovarsi contestazioni neofasciste davanti al Comune, una situazione allucinante e un vuoto normativo che gridano giustizia. La sentenza di oggi rende ancora più evidente la profonda necessità di una legge contro le discriminazioni da orientamento sessuale e identità di genere, una legge che dica chiaramente che questi comportamenti fascisti sono intollerabili in una democrazia che deve salvaguardare la libertà e la dignità di ogni cittadino e cittadina. Il Senato approvi rapidamente la legge che ha come primo firmatario l’On. Alessandro Zan e finalmente metta al sicuro il diritto delle persone di essere se stesse.