Attivista nonché influencer da oltre 200.000 follower Instagram, Francesco Cicconetti aka Mehths ha festeggiato sui social i due anni di top surgery, ovvero della mastectomia bilaterale di affermazione del genere a cui si è sottoposto nel 2021.
Due anni fa, era proprio il 27 settembre, Francesco si sentiva dire “sei sicuro?”, “te ne pentirai”, “non ti farà stare meglio”, “hai rovinato il tuo corpo”. Ora, dopo due anni, il diretto interessato ha voluto “tranquillizzare le varie persone transfobiche preoccupate per il mio aspetto e la mia salute mentale che sono felicissimo e amo il mio corpo più che mai. Grazie lo stesso!”.
Poco meno di due mesi fa lo stesso Francesco aveva pubblicato alcuni selfie a petto nudo su Instagram, condividendo la gioia provata nel vedere il suo corpo “così diverso a distanza di un anno”. “Un corpo privilegiato perché molto conforme nella sua non conformità, un corpo che devo ancora imparare a apprezzare del tutto ma che ha fatto insieme a me un percorso incredibile e mi accompagna allineandosi sempre ai miei bisogni e ascoltando la mia mente”, scriveva Cicconetti. “Ha fatto cose che non credevo possibili e ottenuto risultati che nessuno credeva non solo raggiungibili ma proprio plausibili. La dicotomia più comune vuole che le persone trans siano “nate nel corpo sbagliato” o abbiano “fatto del loro corpo un’opera d’arte”, entrambe cose false perché i corpi trans non sono tragedia né prodigio: sono corpi normali, che devono solo capire quale forma gli appartiene di più e adeguarcisi di conseguenza, esattamente come tutti gli altri; sempre liberi, come tutti gli altri, di cambiare: di essere muscolosi e poi non esserlo più, di essere magri e grassi, di volersi conformare allo standard e poi di ripudiarlo“, aveva concluso Mehths, ora sempre più felice di quella top surgery diventata realtà 24 mesi or sono.
Nel 2022 Cicconetti ha pubblicato per Mondadori Scheletro Femmina, romanzo che parla di transizione di genere. Ma non solo, seguendo la storia di Francesco fin dall’infanzia, con i legami che segneranno la sua vita e lo accompagneranno nel percorso di scoperta di sé. Un romanzo che sa essere molto crudo, ma anche pieno di tenerezza e di amore. Amore, come quello incondizionato della nonna Gioli, come quello potente per Sara e come quello, tutto da costruire, di Francesco nei confronti di se stesso. Quella che Cicconetti racconta, mescolando vita vera ed elementi di fiction, è una storia di trasformazione individuale che pur nella sua unicità è universale, perché metafora della lotta che tutte e tutti noi affrontiamo per scoprire chi siamo veramente, e per riuscire a esserlo fino in fondo.
Scheletro Femmina diventerà anche film.