Ricordate i due ragazzi coinvolti nella vile e violenta aggressione omofoba in Marocco, perché scoperti dai loro vicini a far sesso tra loro? Ricordate le urla, il sangue e i volti tumefatti?
Bene, ora sono finiti in carcere. I loro violenti aggressori? No, loro due. Il motivo? Sono omosessuali, e secondo la legge del Regno del Marocco lì devono finire i gay scoperti in “flagranza di reato”, con una pena che può arrivare fino a tre anni.
Il primo è stato riconosciuto dai filmati postati su Facebook (e rimossi dopo poche ore dal social network, grazie anche alle molte segnalazioni dei lettori di Gay.it), subito arrestato e condannato a due mesi di carcere, mentre il secondo era riuscito a scappare ma si è presentato spontaneamente domenica alle autorità.
Il tutto è accaduto in questi giorni a Beni Mellal, una città di mezzo milione di abitanti sui monti dell’Atlante, a nord di Marrakech.
La vicenda è stata oggetto di pesanti contestazioni da parte di un nutrito cartello di associazioni per i diritti civili del Marocco, tra cui l’Associazione marocchina per i diritti umani, l’Organizzazione marocchina per i diritti umani, l’Associazione per la lotta contro l’AIDS, e OMP, il Centro marocchino per la democrazia e la sicurezza.
Ecco il terribile video dell’aggressione omofoba, vile e violenta:
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