Il video di Giorgia Meloni che da un convegno Arcigay del 2009 prometteva, in abiti di ministra, un intervento deciso contro l’omofobia, è ieri diventato virale. Siamo stati tra i primi a riproporlo, con i colleghi di Open che hanno oggi fatto altrettanto, scatenando la reazione social della leader di Fratelli d’Italia.
Per la redazione di Open ora sarei favorevole alle discriminazioni contro i gay? Forse qualcuno dovrebbe spiegare loro che combattere contro le discriminazioni non vuol dire essere obbligatoriamente a favore delle adozioni omosessuali, dell’utero in affitto o dell’idiozia “genitore 1 e 2” al posto di mamma e papà. Capisco che si voglia dipingere il mostro a tutti i costi, ma non mi sembra un concetto difficile da capire.
Quel che purtroppo non capisce (o cosa ancor più grave finge di non capire) Giorgia Meloni è l’avviamento di quella macchina di odio che lei e ad esempio il suo collega leghista Matteo Salvini mettono in atto quasi quotidianamente nei confronti della nostra comunità. Questo continuo e ossessivo attacco alle famiglie arcobaleno, a quei genitori e a quei bimbi che esistono, sono tra noi, frutto quasi sempre di fake news, di pura disinformazione, non è altro che un rullo continuo di discriminazione. Quella stessa discriminazione che nel 2009, da ministro della gioventù, una giovanissima Giorgia Meloni voleva combattere, almeno a parole e dinanzi alle telecamere.
Passati 10 anni, quella stessa discriminazione viene ormai imboccata, direttamente o indirettamente, da una classe politica che cavalca l’odio nei confronti dei più deboli con fare sempre più preoccupante. E chiaramente pericoloso.
Signora Meloni non siamo purtroppo noi a dipingere ‘il mostro a tutti i costi’. Fate tutto consapevolmente da soli.
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