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Gli anziani vogliono pari diritti per le coppie omosessuali

La ricerca condotta su un vasto campione di 720 persone tra i 60 e gli 80 anni a Terni.

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persona anziana ricerca terni
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Si tratta di un dato positivo, che sottolinea come a volte il nostro paese abbia una popolazione ben più progressista e pronta ad aprire a nuovi diritti rispetto al potere legislativo.

Una ricerca condotta dallo Spi Cgil nella provincia di Terni ha fatto emergere che due terzi degli anziani iscritti nella zona sono d’accordo con l’affermazione “Una coppia omosessuale deve avere gli stessi diritti di una eterosessuale“.

Va naturalmente ricordato che il dato è inerente a persone pensionate iscritte a un sindacato di sinistra, che vivono in una delle “zone rosse” d’Italia.

La ricerca è stata basata su 720 questionari, somministrati a persone iscritte al sindacato dei pensionati della Camera del Lavoro di Terni, di età inferiore agli 80 anni. Ecco alcuni spunti interessanti emersi dai risultati dell’indagine.

6 persone anziane su 10 usano lo smartphone e 4 su 10 Whatsapp. Ma 6 su 10 non utilizzano il computer. I social network non sono molto popolari. Il 36% è in possesso dello SPID.

1 persona intervistata su 5 utilizza antidepressivi o ansiolitici, in particolare le persone sole e/o con un cattivo stato di salute.

Il 75% delle persone anziane intervistate è abbastanza favorevole o molto favorevole con l’affermazione “Una coppia omosessuale deve avere gli stessi diritti di una eterosessuale”.

Il 25% sostiene che “è meglio che l’uomo si dedichi più al lavoro e la donna più alla casa”.

Circa il 50% crede che “gli immigrati aggravino i problemi legati alla criminalità”.

Meno di 1 persona anziana su 5 è d’accordo con l’affermazione: “L’Italia è degli italiani e non c’è posto per gli immigrati”.

Meno di 1 su 10 sostiene che “in politica sarebbe meglio che una persona decida per tutti”.

In generale, osservando le risposte sui “valori”, si nota che su coppie omosessuali, stranieri e parità di genere, le persone con un titolo di studio più alto tendono ad avere una posizione più aperta e progressista.

Votano centro-sinistra o sinistra per il 70%.

Le donne sono nettamente svantaggiate su tutti i fronti. La ricerca fa emergere come le persone anziane di genere femminile siano penalizzate in tutti gli indicatori, soprattutto per l’istruzione. Tendono a definirsi più spesso né di destra, né di sinistra, e manifestano un più basso livello di adesione a politiche progressiste.

La ricerca evidenza che soltanto la metà delle persone anziane intervistate sono soddisfatte del servizio sanitario nazionale, 1 persona anziana su 4 dichiara di avere difficoltà economiche, 3 su 4 vivono da sole, la maggior parte in periferia, e 4 persone anziane su 10 ha dichiarato di aver dato un aiuto economico ai figli negli ultimi 12 mesi.

9 persone anziane su 10 dichiara di poter fare affidamento su qualcuno in caso di bisogno. Ma circa il 15% delle persone anziane intervistate, e su alcune specifiche domande fino al 25%, dichiara di soffrire sempre o spesso la solitudine.

Uno sguardo macro all’intera ricerca ha dimostrato che i tenaci, con poche risorse economiche ma buone risorse sociali, sono il 19%. Ci sono poi i soddisfatti, che hanno buone risorse economiche e sociali e sono il 30%. Infine gli scontenti, definiti nella ricerca anche disagiati, che sono tra il 24% e il 26%.

La ricerca è volta a conoscere a fondo la condizione degli anziani nella provincia di Terni, il questionario è stato somministrato tra ottobre 2021 e gennaio 2022.

Sul sito Umbria24 un resoconto più ampio della ricerca.

 

Foto di Oskar Kadaksoo su Unsplash

 

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