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I figli di famiglie omogenitoriali sono più resilienti secondo le ricerche di 40 anni di studi

La nuova collana di libri del Centro Psicoanalitico di Roma sfata i falsi miti del mondo contemporaneo.

Christian Gertenbach su Unsplash
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Le famiglie arcobaleno sono “meglio” di quelle “conformi”?

Secondo Different Thoughts, Riflessioni sulla sessualità e il genere, primo libro della collana digitale MULTIVERSI a cura del Centro Psicoanalitico di Roma, sembrerebbe di sì.

Figlie e figli di coppie omogenitoriali mostrano buone capacità di adattamento, con problemi comportamentali inferiori rispetto alla norma” scrivono Laura Porzio Giusto e Nicola Carone, spiegando che i fattori a favore sarebbero ‘un ambiente familiare amorevole e protettivo, buona comunicazione tra genitori e figlie/i, con scambi adeguati in base all’età e l’apertura dei genitori rispetto al proprio orientamento sessuale’.

Il testo, basandosi su oltre quarant’anni di ricerche empiriche, concorda che bambini e bambine cresciuti in famiglie omogenitoriali presentano uno sviluppo psicologico e socio-emotivo e cognitivo paragonabile ai coetanei/ee delle famiglie tradizionali, e stando all’American Psychoanalytic Association, è nell’interesse dei bambini sviluppare un attaccamento verso genitori coinvolti, competenti e capaci di cure.

Un’altra meta-analisi tenuta dai ricercatori della Guangxi Medical University (Cina) e della Duke University (Durham, North Carolina) – attraverso 34 lavori pubblicati tra gennaio 1989 e aprile 2022 – evidenzia che crescere in famiglie omogenitoriali non rappresenta affatto uno svantaggio rispetto al crescere in famiglie eterogenitoriali.

La valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale” scrivono nel testo.

L’obiettivo del Centro Psicoanalitico di Roma (inserito tra le avanguardie della prestigiosa Società Psicoanalitica Italiana)  è sfidare la ricerca contemporanea e invitare ad un ‘pensiero audace’.

Confrontandosi con queer studies e numerose fonti, gli autori di Different Thoughts destrutturano il dibattito (tristemente) sempre attuale sull’orientamento sessuale dei genitori e vanno contro quelle fantomatiche condizioni dannose che ne deriverebbero.

Non a caso, alcuni esponenti della Lega si sono già indignati, parlando di “famiglia artificiale” e “ricerche scientifiche che vogliono dimostrare che 2+2=5 e che i bambini non nascono da una mamma e un papà”.

Al contrario, testi come Different Thoughts offrono la possibilità di comprendere la realtà di queste famiglie, e guardare i dati delle ricerche scientifiche.

E’ necessario sottolineare l’eterogeneità delle componenti psicosessuali e le variazioni del loro destino, per comprendere i rapporti tra affetto, sfera corporea e quella psichica” dice Tiziana Bastianini, presidente del CPdR, evidenziando che la sessualità “è il paradigma della ricerca e dell’esplorazione che può trasformare qualsiasi funzione o luogo del corpo in zona erogena secondo la spinta della creatività inconscia del soggetto”.

Bastianini spiega che per il bambino il “territorio di esposizione all’adulto nutre e protegge all’origine della vita e contemporaneamente attiva desiderio e piacere e dunque ci espone ad una dipendenza totale”.

Nella sua riflessione, il genitore non è solo genitore, ma un “altro complesso”, un soggetto che porta con sé “una storia, un orizzonte futuro, una posizione all’interno di una rete di concatenamenti” diventando “interlocutore di una complessa catena di investimenti, identificazioni, desideri, che solo fortuitamente e provvisoriamente si inscrive nella diade bambino-genitore”.

Foto di Christian Gertenbach su Unsplash.

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