Tra gli ospiti di Francesca Fagnani nella prima serata della nuova edizione di “Belve”, in onda su Rai2 in prima serata da martedì 21 febbraio, c’è anche Ignazio La Russa, co-fondatore di Fratelli d’Italia e Presidente del Senato del nuovo governo Meloni.
Le posizioni politiche di La Russa sono ben conosciute e, nelle scorse settimane, ha fatto parlare di sé per aver affermato di avere in casa un busto del Duce lasciatogli dal padre. L’intervista di Belve, che andrà in onda integrale questa sera, è stata anticipata già da qualche indiscrezione che, oltre a riuscire a far salire la curiosità per le nuove interviste, ha scatenato anche una nuova polemica sul protagonista.
Intanto, l’ex ministro della Giustizia del governo Berlusconi IV è tornato a parlare dell’ormai famoso busto del Duce, affermando di averlo dato alla sorella: «Il busto di Mussolini appartenuto a mio padre l’ho dato a mia sorella. Mi ha detto che papà l’ha lasciato a noi, e non a me. Non ce l’ho più».
Ma ciò che ha scatenato l’indignazione social sono le sue dichiarazioni riguardo l’omosessualità e le donne. Non è certo una novità che La Russa, come tutti i colleghi Fdi, abbia posizioni nettamente anti-LGBT. Da qui, la sua dichiarazione: «Un figlio gay? Lo accetterei con dispiacere, è come se fosse milanista. Sono eterosessuale e sarei dispiaciuto perché sceglierebbe una strada diversa dalla mia».
La Russa non si è risparmiato nemmeno sulla quota femminile che compone i membri del centro-destra, sostenendo come negli anni sia aumentata la qualità in termini di capacità politica ma sia diminuita l’estetica: «Il livello estetico delle donne nel centrodestra è diminuito e aumentato il livello della qualità. A sinistra? Non guardo dall’altra parte».
E siccome l’idea che una donna attraente e di bell’aspetto non possa essere anche una mente politica, ecco la stangata sulle cosiddette “quote rosa” che avrebbero portato a questo risultato: «La parità in politica non si ottiene con le quote rosa, si otterrà quando una donna grassa, brutta e scema rivestirà una carica importante. Perché ci sono uomini grassi, brutti e scemi che ricoprono ruoli importanti».
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