Il patriarca Filaret è positivo al Covid 19. All’inizio della pandemia, aveva spiegato come gli omosessuali fossero la causa del Coronavirus. Con i loro comportamenti, infatti, avrebbero scatenato l’ira di Dio che ha lanciato sulla Terra questa punizione. Ma il patriarca Filaret, a Kiev – Capitale dell’Ucraina – ha confermato che il tampone a cui si è sottoposto è risultato positivo, e ora è ricoverato in ospedale e le sue condizioni sarebbero stabili.
Una nota, diffusa il 4 settembre, ha confermato la notizia:
Il patriarca onorario è stato ricoverato e le sue condizioni sono soddisfacenti.
Nella nota, si invitava anche i fedeli a pregare per lui.
Il patriarca Filaret, di 91 anni, a marzo aveva appunto dichiarato che il Coronavirus è il risultato per i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Concedendo alle coppie LGBT di sposarsi, Dio ha deciso di intervenire, punendo un atto identificato dal patriarca come innaturale.
Le reazioni alla sua dichiarazione
Oltre ad attirare l’attenzione dei media LGBT, la dichiarazione di Filaret ha acceso la polemica.
Difatti, di fronte alla paura per una pandemia mai vista prima, le parole del patriarca erano state classificate come pericolose per la possibilità di un aumento degli attacchi verso la comunità LGBT, spinti da un odio sempre maggiore.
Maria Guryeva, portavoce di Amnesty International Ucraina, in quell’occasione aveva spiegato:
Tali dichiarazioni sono molto dannose perché potrebbero portare a un aumento di attacchi, aggressioni, discriminazioni e violenze contro alcuni gruppi di persone, in un Paese nel quale sono già molto diffusi gli attacchi omofobici e nel quale le unioni tra persone dello stesso sesso non sono legalmente riconosciute.
E Olena Shevchenko, a capo di Insight:
Il nostro obiettivo è mostrare alla gente che non c’è più posto per dichiarazioni del genere da parte dei leader della chiesa in Ucraina.
Nel Covid 19 la punizione di Dio: non solo il patriarca Filaret
Ma l’episodio di Filaret non è l’unico. Oltre alla sua dichiarazione, nel corso della pandemia ci sono stati vari personaggi che hanno visto nel Covid 19 una punizione di Dio contro la comunità LGBT. C’è stato l’israeliano Meir Mazuz, ma anche il pastore Jonathan Shuttlesworth, per non parlare di Rick Wiles, trumpiano della prima ora, contro LGBT, immigrazione, antisemitismo e anti-Islam.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Si potrebbe interpretare in due modi: il primo è un modo di fare coming out, non avendo il coraggio di dirlo platealmente di essere gay ha approfittato del Covid19 (certo con un copricapo del genere come fai a non essere gay), il secondo è che Dio gli ha fatto outing.