Oggi è la giornata mondiale della libertà di stampa, quindi oggi possiamo permetterci di dire tutto ciò che vogliamo.
Ha esordito così Luca Barbareschi, ieri sera in seconda serata con il suo nuovo programma In Barba a Tutto, per poi regalare ai telespettatori un monologo agghiacciante. L’ex parlamentare PDL ha attaccato Fedez e il suo discorso al concertone del primo maggio, per poi prendere la strada della comunità LGBT. A modo suo.
Non posso più sentir parlare di politicamente corretto. È una sorta di effetto domino, una stupidità. Le quota rosa, cosa sono. Torniamo alla meritocrazia. Oggi ho parlato con dei colleghi francesi e mi hanno detto che c’è una nuova guerra epocale. Il mondo delle lesbiche, il mondo delle donne omosessuali, non so più come chiamarle perché come fai sbagli, e degli omosessuali. Il vero scontro è tra di loro. La parte femminile vuole uccidere l’egemonia della mafia degli omosessuali. Non ho capito per cosa, forse perché hanno un’altra mafia delle omosessuali femmine. È un gran casino.
Un monologo semplicemente senza senso, che immaginiamo Barbareschi e i suoi autori avranno trovato illuminante nel suo essere ‘scorretto’. Per quanto semplicemente illogico, se così afffrontato, dato in pasto ai telespettatori di Rai3 senza alcun motivo. Subito dopo, infatti, Barbareschi ha voltato pagina, introducendo l’ospite Asia Argento.
Nel 2008, da neo parlamentare, Barbareschi si dichiarò favorevole a matrimonio e adozioni omosessuali (“considerando retrograda l’Italia che non apre a queste soluzioni“), costringendo il PDL ad un richiamo ufficiale. Il senatore Santini consigliò all’attore «di andarsi a rileggere il programma del partito e della coalizione che l’ha portato in Parlamento: Forza Italia, An e Lega non hanno mai concesso spazio ad aperture su adozioni e matrimoni gay, contrari ai principi naturali della persona e della dottrina cristiana».
13 anni dopo la posizione della destra nazionale è purtroppo rimasta inalterata.
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