Il comitato sportivo di Goettingen in Germania, ha stabilito che ci si potrà tuffare nelle piscine comunali in topless.
Una libertà che non crea alcuna distinzione tra capezzoli maschili o femminili, ma soprattutto accoglie qualunque tipo di corpo, conforme o meno. Tempo fa, nella cittadina si scatenò un’enorme polemica per un uomo trans, che secondo il comitato sportivo, era tenuto a coprire il seno, automaticamente ricollegato al genere femminile. Ora dal 1 Maggio, indipendentemente da sesso o identità di genere, si potrà stare a mollo senza top. Ma solo nel weekend: secondo il comitato, è una scelta più saggia per non influenzare le lezioni di nuoto delle scuole.
People of all genders will now be able to swim topless in Göttingen — the first German city to change the men-only rule.https://t.co/FXPFQqaozl
— DW News (@dwnews) April 29, 2022
Tuttavia, Frei Koerper Kultur, Cultura del Corpo Libero – noto movimento nudista tedesco – sarebbe solo una scelta di facciata: in un paese dove la cultura nudista è così forte, l’associazione ritiene che il topless dovrebbe essere consentito ogni giorno della settimana. Ancor più importante, le polemiche parlano di un’inutile pudicizia che non fa altro che sessualizzare ancora il corpo delle donne (appurato che – in ogni caso – non c’è una reale distinzione tra capezzoli maschili e femminili). Con tutte le riserve del caso, Goettingen è la prima città in Germania a permetterlo.
E nel resto del mondo? A Barcellona è stato permesso le donne possono stare in topless dal 2019, dopo la denuncia dell’associazione Mugrons Liures che evidenziava come limitare un corpo rispetto l’altro fosse estremamente incoerente. Nel 1992, New York fu una delle prime città al mondo a fare lo stesso. In Italia, purtroppo, ancora nulla: nel 2000 la Corte di Cassazione ha permesso il topless nelle spiagge in quanto “parte del costume sociale”, ma nelle piscine pubbliche non se ne parla.
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