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Incontro in chat, poi il ricatto: “Paga o dico che sei gay”

I due si erano incontrati su internet ed avevano iniziato ad avere incontri di sesso a pagamento. Ma dal sesso all’estorsione il passo è stato breve. Oggi è iniziato il processo.

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Si conoscono in chat e dopo pochi mesi decidono di incontrarsi e da allora comincia una lunga serie di incontri di sesso a pagamento. Ma il prezzo di questi incontri comincia lentamente a salire fino al punto in cui Daniele Massarotto, 36 anni, che si era presentato in chat come "Luigi", comincia a pretendere dalla sua vittima cifre intorno ai 250 euro alla volta senza alcuna prestazione sessuale.

Dal sesso a pagamento, insomma, si passa all’estorsione vera e propria basata sulla minaccia di rivelare a tutti l’orientamento sessuale del malcapitato. La vittima, allora, ingaggia un investigatore privato che avvicina "Luigi" e cerca di convincerlo a smetterla di ricattare il giovane, ma la strategia non funziona e scatta la denuncia ai carabinieri che arrestano l’estortore. Oggi è iniziato il processo presso il tribunale di Cittadella davanti al giudice Linda Arata. Massarotto dovrà rispondere del reato di estorsione, mentre la vittima si è costituita parte civile.

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