Gay.it ve ne aveva parlato già nel 2009 qui. Abbiamo deciso di tornare sull’argomento e raccontarvelo con un’intervista. Ma andiamo con ordine.
Tra le varie forme di BDSM, l’ABDL è il feticismo che verte sul gioco dei ruoli in relazione all’età , una passione non necessariamente sessuale ed erotica, che consiste nell’immedesimarsi nei panni dell’adulto baby con tutte le varie attività ludiche e performative date da una convinzione temporale ben precisa, quella appunto dell’adulto bambino.
Partendo dalla difficoltà di catalogare le infinite sfumature delle pratiche sessuali, soprattutto se spaziamo nel campo del BDSM spesso menzionato come anomalia della sfera sessuale dell’individuo, in questo caso è opportuno specificare che non parliamo di persone che hanno interesse nell’ipotetica figura del bambino, ma dell’adulto che ricopre il ruolo del bambino.
L’age play può essere un gioco sessuale, una percezione intima della propria età non conforme a quella biologica e il riconoscersi in determinati momenti, non necessariamente sessuali, e in determinati aspetti spesso di tipo regressivo, nei quali uno o più adulti consenzienti interpretano il ruolo di un bambino, imitandone abbigliamento e comportamenti.
Per poter avere una percezione maggiormente consapevole ed informata, seppure libera e moralmente corretta, della ramificazione sessuale che ci contraddistingue in quanto esseri dalle sfumature millesimali, in questo caso ci piacerebbe avere un’analisi quasi empirica, da osservatore, attraverso la testimonianza di Coty, un diaper love. L’abbiamo incontrato per voi.
Che cos’è l’ABDL?
Essenzialmente l’ABDL o ageplay come alcuni lo chiamano è un fetish, un kink in cui si entra in una “piccola” dimensione mentale. Può comportare l’uso di pannolini, vestitini (tutine, pagliaccetti, bavaglini, ecc.) e molte diverse attività divertenti come fare i puzzle, giochi e altro ancora. Per me ABDL è in qualche modo uno “spectrum“. Ci sono quelli nella comunità che sono interessati solo all’aspetto dell’ indossare i pannolini e niente di più e anche quelli che sono piccoli ma scelgono di non indossarlo. È davvero un kink piuttosto individuale.
Come hai scoperto questo tipo di fetish?
Personalmente, come fetish in generale mi sono sempre piaciuti gli sport acquatici, poi ho scoperto per caso i pannolini, ho deciso di provarne alcuni, di un marchio basico, presi nel negozio del mio paese e ne sono rimasto entusiasta. Nel tempo questa mia passione è cresciuta sempre di più man mano che scoprivo il mondo ABDL.
Quanto è popolare per te questa tipologia di fetish?
Penso che la comunità ABDL sia più grande di quanto molti pensino. Da quando sono stato coinvolto nella comunità per diversi anni, ho incontrato molti compagni ABDL che credevano fermamente di essere soli nella loro passione. Penso che l’ABDL abbia uno stigma così negativo al riguardo che molti temono il giudizio di mostrare il loro lato più piccolo, credo fermamente che tutti dovrebbero abbracciare ciò che li rende unici, non importa come il mondo esterno lo percepisca e come la felicità personale, ho imparato, sia una parte molto importante per una vita appagante. L’ABDL non è in alcun modo associato alla pedofilia, una domanda che mi viene posta molto da coloro che non hanno familiarità con questo tipo di pratica, e mi piace sempre far capire che la pedofilia non è in alcun modo approvata dalla comunità ABDL.
Esiste una connessione tra l’aspetto sessuale e questa pratica?
Sono una persona che può associare il mio essere “piccolo” alla mia vita sessuale, ma non è sempre necessario. Per me questo di solito non va oltre l’indossare il mio pannolino o una tutina durante il sesso, ma ripeto nuovamente che questo è un po’ uno “spectrum” per molti. Ci sono molti ABDL che separano completamente questo loro aspetto dalla loro vita sessuale. Per me il sesso, in modalità “piccolo”, è qualcosa di molto intimo, un’intimità che non ho ancora raggiunto.
Hai mai mostrato questo tuo aspetto anche in pubblico?
Personalmente faccio entrambe le cose! Indosso i pannolini 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per scelta, quindi fa parte della mia vita quotidiana a casa o in pubblico. Per me ci sono delle eccezioni quando si tratta di sporcare il pannolino, in alcuni spazi pubblici non mi incasino per rispetto di chi mi circonda in pubblico.
Hai un tuo Caretaker(chi si prende cura dell’adulto bambino)?
Per il momento, sfortunatamente non a tempo pieno anche se il mio obiettivo è averlo come parte di una relazione con qualcuno in futuro! Ho diversi amici e ci impegniamo per assicurarci che tutti siano curati. Spesso, a turno, ci cambiamo a vicenda e ci assicuriamo che tutti rimangano asciutti e felici!
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