🌈 Farklı renklerimizle bir araya gelmekten onur duyuyoruz. Birbirimize destek olduğumuzda gökkuşağı gibi rengarenk, eşit, özgür ve daha güçlüyüz. #BirlikteRengarenk #RainbowHack #Pride #Pride2021 pic.twitter.com/ITi9PLJAaW
— Greenpeace Türkiye (@Greenpeace_Med) July 8, 2021
Sei ONG si sono unite per “hackerare” l’arcobaleno, dando vita ad un’inedita bandiera dell’orgoglio grazie ad alcunui cartelloni pubblicitari, sfidando apertamente l’omofobia del Paese.
Amnesty International, Greenpeace, Purple Roof Women’s Shelter Foundation, Association for Monitoring Equal Rights, Support to Life Association e Change.org hanno ideato questa bandiera ‘ad incastri’ nei distretti di Bebek, Izmir e Çeşme di Istanbul.
“Siamo onorati di stare insieme con i nostri diversi colori“, hanno sottolineato i 6 gruppi in una dichiarazione congiunta. “Siamo colorati come un arcobaleno, uguali, liberi e più forti quando ci sosteniamo a vicenda”.
Ogni cartellone porta uno dei sei colori della bandiera del Pride insieme a un messaggio individuale, condiviso sui social media con l’hashtag “Rainbow hack”.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in termini di diritti”, si legge nel cartellone di Amnesty International. “Tutti insieme per la terra“, dice il cartello di Greenpeace, mentre il cartellone di Association for Monitoring Equal Rights dice: “Non chiudere un occhio sulla discriminazione“.
Sebbene esporre la bandiera LGBT+ non sia tecnicamente un atto criminale in Turchia, coloro che osano sventolarla vengono spesso arrestati e accusati dalle autorità. Diversi gli scontri andati in scena all’Università Bogazici di Istanbul, lo scorso febbraio, dove alcuni studenti sono attualmente sotto processo per aver mostrato bandiere LGBT+ durante una manifestazione, nata dopo l’arresto di 4 studenti che avevano dipinto di rainbow la Kaaba, luogo più sacro dell’Islam.
Il governo turco ha ordinato a tutti i prodotti LGBT+ e a tema arcobaleno venduti online di essere pubblicizzati come vietati ai minori di 18 anni, con l’avviso ai naviganti che rischiano lo “sviluppo mentale, psicologico e sociale” dei bambini.
Ecco perché questa campagna funziona, non essendoci restrizioni sui cartelloni pubblicitari individuali. “A parte la bandiera arcobaleno, quasi tutto ciò che è colorato è vietato“, ha spiegato Tarık Beyhan, direttore delle campagne e della comunicazione di Amnesty International. “Le scale dipinte a colori sono [ridipinte] in grigio; si tenta di ostacolare la vendita di prodotti commerciali con l’arcobaleno. In un ambiente del genere, è un onore per noi collaborare con organizzazioni che lavorano in diversi campi di fronte a discriminazioni e divieti“.
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