Ha appena annunciato di aver preso la decisione con dolore, Jacopo Tissi non ce l’ha fatta: ha detto addio a Mosca. Il primo italiano nominato étoile del Teatro Bolshoi di Mosca ha preso formalmente le distanze dal regime di Putin e dalla feroce guerra che la Russia sta conducendo in Ucraina.
Nato a Landriano, provincia di Pavia, nel 1995, Jacopo Tissi ha man mano danzato sulle punte di una carriera impeccabile, che l’aveva condotto a Mosca. Appena due mesi fa proprio dalle pagine di Gay.it avevamo celebrato la sua nomina a étoile del Bolshoi di Mosca e avevamo ripercorso i punti salienti della sua magica ascesa a grande erede di Roberto Bolle.
“È difficile trovare le parole in questi giorni – ha scritto Jacopo su Instagram – Sono scioccato da questa situazione che ci ha colpito da un giorno all’altro e, onestamente, per il momento, mi ritrovo impossibilitato a continuare la mia carriera a Mosca.”
Soltanto ieri il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, aveva annunciato le proprie dimissioni, come estrema forma di dissenso dalla tirannide di Putin.
“Nessuna guerra può essere giustificata. Mai. – ha proseguito Jacopo, che recentemente si era esibito alla Scala di Milano – (…) Non possiamo lasciare che l’odio si diffonda, anzi, il nostro mondo dovrebbe essere pieno di armonia, pace, comprensione e rispetto. Spero davvero e prego che tutte le guerre e sofferenze cessino al più presto.”
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