Da poco al cinema con Halloween Ends, ultimo capitolo di una saga horror durata oltre 40 anni, Jamie Lee Curtis è tornata a parlare di transfobia in relazione a sua figlia Ruby, dichiaratamente trans* da circa un anno.
Intervistata dall’emittente spagnola Cadena SER, Curtis ha confessato che sua figlia è costretta a subire “minacce di morte” solo per “esistere come essere umano“, da quando ha dichiarato la propria identità di genere. “Ci sono persone che vogliono annientarla, annientare lei e persone come lei”. “Il livello di odio è… come se non avessimo imparato niente dal fascismo, come se non avessimo imparato quale sia possa essere il risultato finale. Lo sterminio degli esseri umani. È terrificante. Quindi Jamie Lee Curtis è spaventato e dovresti esserlo anche tu. E Jamie Lee Curtis ha una voce, e sta cercando di usarla, e dovresti farlo anche tu”.
La star di True Lies ha incoraggiato le persone ad esporsi contro la transfobia nella vita reale, perché solo così facendo la società potrebbe cambiare in meglio. “Ed è così che cambiamo le cose, pensandoci, imparando a conoscerle e poi usando le nostre voci per attirare l’attenzione e combatterle”.
Parole che hanno inspiegabilmente suscitato clamore, perché l’attrice è stata accusata di voler azzittire le persone. Ed è qui che Curtis, via Twitter, ha ribadito il suo pensiero, in modo ancor più netto e forte.
“NON sto cercando di cancellare nessuno. Sto cercando di OPPORMI all’antisemitismo, alla supremazia bianca, al fascismo, alla transfobia e ad altri regimi e ideologie oppressive che hanno come unico intento il silenziamento e l’annientamento degli altri”.
Tweet presto diventato virale, con centinaia di fan che hanno definito Jamie Lee Curtis “tesoro nazionale“. In passato l’attrice ha più volte sottolineato il suo essere così “orgogliosa” di essere la madre di Ruby, inviando il proprio sostegno a “tutte le famiglie trans negli Stati Uniti prese di mira dalle leggi conservatrici“. Curtis si è poi soffermata sul concetto di “libertà“, su cui “questo Paese è stato fondato”. “Un’idea profondamente semplice che tutti coloro che vivono qui dovrebbero essere liberi di sognare e ottenere ciò che vogliono liberamente. Ora i politici stanno proponendo che i genitori che forniscono assistenza di genere per i PROPRI figli siano criminali e meritino il carcere. Queste leggi sono discriminatorie, ingiuste e antiamericane. La libertà di espressione include l’espressione di genere!”.
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