Proprio ieri meraviglioso 40enne, Justin Timberlake è da pochi giorni su Apple Plus con il film Palmer, in cui indossa gli abiti di un ex carcerato letteralmente rimesso al mondo dalla dolcezza di un bimbo innamorato delle principesse, bullizzato a scuola e senza figure genitoriali di riferimento causa madre tossicodipendente e patrigno violento e omofobo.
Sposo di Jessica Biel da 9 anni, Justin Timberlake si è detto onorato di essere considerato un “alleto della comunità LGBT“. Intervistato da GLAAD, l’ex volto degli N’Sync ha spiegato come mai abbia accettato questo ruolo d’attore, 4 anni dopo La ruota delle meraviglie – Wonder Wheel di Woody Allen.
È un film speciale grazie a ciò che Cheryl Guerriero (sceneggiatrice, ndr.) ha creato, tanto per cominciare. Volevamo provare a fare del nostro meglio per non predicare, rimanendo attenti e rispettosi. Questo* è un* bambin* di otto anni e gli piace quello che gli piace. Io alleato della comunità LGBT? Grazie per averlo detto. Mi piace molto esserlo, ed è un vero onore quando qualcuno si rivolge a me in questo modo.
Quando SNYDE, che fa parte del New York Daily News, ha pubblicato un articolo sull’argomento, molti hanno avuto da ridire su questa affermazione, chiedendosi cosa abbia fatto Justin Timberlake per meritarsi simile appellativo. In passato Justin ha ricevuto un Inspiration Award da GLSEN per la sua vicinanz alla comunità LGBTQ +, sostenendo poi pubblicamente il matrimonio egualitario, prima che diventasse realtà per volere della Corte Suprema. Basta tutto ciò per potersi definire nostri ‘alleati’?
Nel dubbio Palmer di Fisher Stevens è un film estremamente commovente, ben bilanciato, che trae energia dal piccolo straordinario protagonista, interpretato da un dolcissimo Ryder Allen.
Justin Timberlake says he feels honored to be considered an ally to the LGBTQ community.https://t.co/FRKnxcIkqK
— SNYDE (celebrity • entertainment news) (@snydenydn) January 28, 2021
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