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Kumi Yokoyama, il calciatore transgender giapponese chiede la mano all’amata sul campo da calcio

5 mesi dopo il coming out, Kumi Yokoyama si è proposto alla fidanzata. Diventando virale!

Kumi Yokoyama, il calciatore transgender giapponese chiede la mano all'amata sul campo da calcio - Kumi Yokoyama - Gay.it
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28enne ex calciatore giapponese attaccante del Washington Spirit, Kumi Yokoyama è una stella in patria, con quasi 20 goal realizzati con la maglia della nazionale femminile. Lo scorso giugno Yokoyama ha fatto coming out come uomo transgender durante un’intervista condotta da Yuki Nagasato, annunciando inoltre il ritiro dal calcio giocato per completare gli interventi per il cambio di genere.

Sul suo vecchio campo, quello dei Washington Spirit che giocano nella National Women’s Soccer League, Kumi si è inginocchiato al cospetto dell’amata Nami, chiedendole di sposarlo. “Lei ha detto sì“, ha cinguettato felice Yokoyama, diventando virale. La squadra dei Washington Spirit ha prontamente risposto alla coppia con un tweet di congratulazioni. Anche la National Women’s Soccer League si è voluta complimentare con la coppia. Di calciatori e/o calciatrici professionisti dichiaratamente transgender ne esistono pochissimi. In tutta la NWSL sono solo due. Yokoyama, per l’appunto, e Quinn, star del calcio canadese.

Lo scorso giugno, nel fare coming out Kumi aveva rivelato le difficoltà vissute sulla propria pelle, perché costretto a tacere il proprio vero io in una società particolarmente chiusa come quella giapponese. “Ho frequentato diverse donne nel corso degli anni, ma in Giappone dovevo rimanere chiuso nell’armadio perché non potevo permettermi di uscire allo scoperto nella mia posizione“. Poi tutto è cambiato quando Yokoyama si è recato negli Stati Uniti e in Europa per giocare a calcio. Qui ha preso coraggio dalle persone LGBTQ+ e dalle loro vite vissute alla luce del sole, in netto contrasto con la sua vita giapponese. “In Giappone mi chiedevano sempre se ho un fidanzato. Ma qui e in Germania mi chiedono se ho un ragazzo o una ragazza”. “Penso che ci siano persone [in Giappone] che non capiscono, ma non è pregiudizio e razzismo”. “È solo che non capiscono.”

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