Buone notizie per il mondo dei fumetti: dopo il casting di Ivory Aquino in “Batgirl” come primo personaggio transgender in un film DC, la casa editrice promette un ulteriore passo in avanti nella rappresentazione queer. Nel racconto di otto pagine intitolato “Think Of Me” Connor Hawke, figlio del protagonista Oliver Queen – il celebre Green Arrow (Raggio Verde) – farà coming out come asessuale, prendendo il posto del padre e diventando uno dei primi personaggi asessuali nella storia del fumetto. Il giovane eroe farà coming out in una toccante lettera alla madre, mentre si appresta a combattere contro il villan Music Master (personaggio originariamente pensato per Neil Patrick Harris in Batman: The Brave and The Bold). Hawke si difenderà grazie a dei “magici auricolari high-tech”, anche simbolo metaforico della sua “sconnessione” dalle persone allosessuali.
Heads up! Kevin Conroy is writing a story for the upcoming DC Pride 2022 anthology one-shot! Available in print and digital on May 31, Conroy is writing “Finding Batman,” a personal story with art by J.Bone and Aditya Bidikar. Don’t miss this, folks! #DCPride #KevinConroy #Batman pic.twitter.com/XOVdz9yDSQ
— James Harvey @ The World’s Finest 🏳️🌈 (@worldsfinest) April 13, 2022
Il fumetto uscirà il prossimo 31 Maggio e farà parte dell’antologia speciale DC Pride 2022, appena in tempo per il mese dell’orgoglio LGBTQIA+. L’intero racconto ha visto il contributo di un team composto interamente da scrittori e fumettisti asessuali, formato da Ro Stein, Ted Brandt and Frank Cvetkovic: “Avere un gruppo di persone asessuali è stato un piccolo aiuto in più” ha dichiarato Brandt al magazine Them, definendo il coming out di Hawke non solo funzionale all’evoluzione del personaggio, ma con l’obiettivo di spiegare cosa significa essere asessuali ad un pubblico che non sa nemmeno immaginarlo: “L’abbiamo percepita davvero come una storia molto personale per tutti noi” continua Brandt.
Brandt e l’intero team hanno anche ringraziato il contributo dell’editrice Andrea Shea, chiamandola “un’instancabile campionessa” che ha seguito l’intero progetto da cima a fondo: “Lei ha voluto accertarsi che la comunità asessuale sentisse ci fosse qualcosa anche per loro“.
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