Qual è il confine tra amarsi e distruggersi a vicenda? Quando l’affetto diventa dipendenza? Il confine è labile, e lo sa bene Michele Bravi.
Il suo nuovo singolo ‘odio‘ è una danza ossessiva che si arrovella intorno una relazione avvelenata che non trova risposte, ma butta fuori tutto il dolore e si fa catarsi.
Dopo l’odissea sentimentale di L’Inverno dei Fiori, e l’esordio sul grande schermo in con Amanda di Carolina Cavalli, il gentiluomo della musica pop torna con un brano che non solo ci introduce dentro una nuova era musicale, ma scandisce gli step di una crescita artistica e personale in continua evoluzione.
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Dalla vittoria a X-Factor nel 2013 alla partecipazione alla giuria di Amici, fino coming out pubblico e le dichiarazioni sull’importanza del Pride, quella di Bravi è la maturazione di un ragazzo queer diventato uomo sotto lo scrutinio di riflettori e commenti medievali, ma ha trovato il coraggio di esporsi attraverso un animo gentile che non sacrifica mai la propria vulnerabilità. Al contrario, la rende sempre un punto di forza.
Lo ribadisce in questo nuovo capitolo musicale, che accompagnato da una base incalzante e oscura, mette da parte gli outfit variopinti di Sanremo 2023 per immergerci in una relazione bianco e nero, dove i corpi sono legati a vicenda fino a soffocarsi: “ti odio perché ti amo” canta rivolgendosi ad un amato che vorrebbe lasciare ogni giorno, ma da cui non riesce a staccarsi.
È un amore che prende tutto, ti colpevolizza, e rende l’aria intorno sempre più viziata.
Un amore che si fa odiare, ma si ripete in un loop infinito che finisce per consumarti.
Odio che non ha niente a che vedere con quello per le minoranze o i diritti civili (per cui si dichiara comunque preoccupato) ma è una trappola ingenua in cui più o meno tuttə, potremmo essere caduti almeno una volta nella vita. Un’esperienza spiacevole, sul quale vale la pena almeno ballarci sopra.
Prima parte di una storia molto più grande che racconterà in quarto oalbum, dal titolo ancora top secret ma scritto per la prima volta interamente da lui.
“La declinazione più ossessiva del racconto d’amore che nel disco troverà tutte le sue traduzioni” scrive su Instagram “Quando l’odio inizia a irrorare le vene di un rapporto a due, “ti amo” è la più grande menzogna che si possa sputare in faccia all’altro.”
In attesa di scoprirla, Michele Bravi ci invita a gridare le parole di questa canzone, nel tentativo di succhiare via il veleno e liberarci dal male.
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