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La destra vorrebbe arrestarlo, ma a Trento diventa papà di suo figlio

Il padre viene ricoverato, così il comune concede immediata stepchild adoption.

Foto di Max Böhme su Unsplash
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Un bambino nato grazie a gestazione per altri in Canada è stato adottato tramite stepchild adoption da suo padre non biologico, grazie all’immediata autorizzazione data dal Comune di Trento, dopo che l’altro padre ha dovuto intraprendere un percorso di lunga degenza in ospedale, a causa delle sue condizioni di salute. Secondo il progetto di legge che vorrebbe rendere la gestazione per altri un reato universale voluta dalla destra attualmente maggioranza nel paese, la coppia di uomini dovrebbe essere arrestata per aver utilizzato la maternità surrogata all’estero.

La storia viene svelata dal quotidiano locale trentino “il T”, grazie al lavoro di Donatello Baldo e Benedetta Centin.

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In Canada, il bambino, che è stato portato alla luce tramite gestazione per conto terzi era stato legalmente registrato come figlio di entrambi i genitori, entrambi uomini. Tuttavia, in Italia, a Trento dove questa famiglia arcobaleno risiede, il riconoscimento della doppia paternità nell’atto di nascita è stata ostacolata dalla persecuzione messa in atto dalla circolare ministeriale Piantedosi voluta dal Governo Meloni.

La coppia omogenitoriale ha cercato a lungo di far registrare il certificato di nascita con i nomi di entrambi i padri a tutela della famiglia, soprattutto del loro bambino di tre anni e mezzo, quasi quattro. Nonostante gli sforzi, i due papà ottenuto una vittoria parziale presso il tribunale dei minori di Trento. La sentenza emessa dal tribunale ha permesso l’adozione del bambino in circostanze eccezionali, nota come “stepchild adoption” (qui la nostra guida curata da Rete Lenfor >), garantendo così il riconoscimento legale del genitore sociale.

La richiesta di adozione è stata presentata a marzo, quando il padre biologico ha affrontato gravi problemi di salute che hanno comportato lunghe degenze ospedaliere. La situazione ha creato il rischio che il bambino potesse diventare orfano, il che avrebbe potuto portare alla sua adottabilità legale senza il riconoscimento formale dell’altro genitore. L’azione legale è stata avviata dall’altro padre per garantire la sicurezza legale della famiglia e la continuità dell’unità familiare. L’avvocato Michele Giarratano di Bologna è stato incaricato di rappresentare la coppia omogenitoriale nel processo legale.

Dopo un’analisi scrupolosa e attenta da parte del tribunale e dei servizi sociali di Trento, il collegio giudicante ha emesso un parere favorevole all’adozione da parte del genitore non biologico. La Procura ha anche espresso un parere positivo, sebbene abbia chiesto alla coppia di ritirare la richiesta di registrazione della doppia paternità.

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