Da pochi giorni in streaming e nei negozi con la sua ultima fatica discografica, Achille Lauro è oggi tornato con un nuovo estratto, il singolo che presta il nome all’intero progetto. Lauro, accompagnato da un video diretto da Leandro Emede.
“Nel gioco dell’impiccato, classico gioco dei bambini, l’impiccato muore quando la parola non viene indovinata. Non esiste via di mezzo. O si vince o si perde“, ha scritto il cantante nel lanciare il brano. “Nella cover del nuovo album invece si vede come l’impiccato abbia perso, ma il nome è scritto per intero, grazie ad una aggiunta successiva, la “O rossa”. Un po’ come quando a scuola ti correggevano il compito. Ho giocato, ho perso. Ho barato e mi sono preso la mia seconda possibilità“.
Nei giorni scorsi il cantante romano ha fatto intendere di volersi prendere una pausa, dopo 2 anni vissuti a mille all’ora, con 2 Sanremo in concorso, uno da guest star, 2 dischi di inediti e due di cover, ribadendo inoltre il proprio sostegno al DDL Zan.
Cosa posso aggiungere io? Posso dire che siamo nel 2021 e mi sembra assurdo continuare a vedere aggressioni con un movente di questa entità. Come c’è una legge che tutela la discriminazione etnica, ci dev’essere anche la legge contro l’omotransfobia. Questa è la base! Quando sento dire che la legge Zan non è una priorità mi sento nella preistoria. E sono anche impaurito. Ho paura perché le persone che hanno 60/70 anni hanno fatto delle battaglie per i diritti e la Storia non ci ha insegnato niente. È assurdo. Che sia chiaro: non voglio nemmeno circoscrivere questa cosa all’identità di genere. Qui si parla di umanità. Sono scandalizzato. Mi sono spesso esposto e ora mi sento inerme. Io vedo grandi cambiamenti tra i giovani. Ci vorrebbe una vera rivoluzione.
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