Il governo serbo avrebbe promesso alla Commissione europea (CE) che l’EuroPride di Belgrado si terrà regolarmente, nella giornata di domani. Dopo settimane di censure e pressioni, con la cancellazione annunciata dal presidente della Repubblica e il divieto alla sfilata imposto dalla polizia, la retromarcia dettata dall’Europa.
Lo ha appreso l’agenzia di stampa Beta. Interlocutori informati, però, hanno precisato il percorso della sfilata sarà fortemente ridotto. Queste fonti hanno aggiunto che sarebbe stata esplicitata grave insoddisfazione da parte della Commissione Europea per le decisioni prese dal governo serbo in relazione all’EuroPride.
Il prossimo rapporto CE sulla disponibilità della Serbia ad entrare nell’Unione Europea sarà in tal senso significativamente più critico. Il governo tedesco aveva definito “inaccettabile” il divieto imposto all’EuroPride, ribadendo come sia fondamentale proteggere ogni persona indipendentemente dal suo orientamento sessuale e ricordando come la Serbia sia il primo paese dell’Europa sudorientale ad accogliere simile evento. Nei giorni scorsi quasi 30.000 persone hanno firmato una petizione AllOut a sostegno dell’EuroPride, mai come quest’anno messo in discussione e a rischio censura.
Gli organizzatori dell’EuroPride di Belgrado non hanno mai ceduto alle minacce delle istituzioni, come rivelato a noi di Gay.it. Nei giorni scorsi la presidente del Parlamento europeo Metsola era stata durissima nei confronti della Serbia, così come il Consiglio d’Europa. L’appuntamento è per domani, sabato 17 settembre ore 17:00, davanti l’assemblea nazionale serba, nella speranza che l’evento possa svolgersi pacificamente.