E alla fine, la sorpresa di Madonna, era una festa. Niente album di inediti o di remix, ma un party organizzato in vista dell’ultimo weekend del Pride Month a New York. Vi ricordate? Ve ne avevamo parlato alcuni giorni fa: negli scorsi giorni la popstar aveva fatto intendere che il 24 giugno avrebbe rivelato un progetto speciale, il Boom X Pride, dedicato proprio alla comunità LGBTQ+ americana.
Nella Boom Boom Room dell’hotel Standard High Line, Madonna è tornata ad esibirsi dal vivo davanti a un piccolo numero di fan. Una performance davvero esclusiva le cui riprese amatoriali stanno già facendo il giro del web. Tra i partecipanti della festa, anche il celebre conduttore statunitense Andy Cohen. In cima alla scaletta della festa, alcuni ballerini si sono scatenati nella sala sulle note del remix di Vogue. Al termine della coreografia, l’entrata in scena di Madonna: capelli celesti, guanti rossi tagliati alle dita, gonna di pelle, harness e maglietta che lasciano poco spazio all’immaginazione.
Un vulcano di energia, tra classici della sua discografia come Hung Up e versioni inedite di brani, come quella di I Don’t Search I Find, contneuto nell’ultimo album di Madge, Madame X. A due anni di distanza dall’esibizione per il 50° anniversario del Pride di New York, Madonna torna a fornire il proprio contributo alla comunità, con un evento sempre a scopo benefico. Tre Polaroid dell’artista saranno infatti messe all’asta per sostenere le attività dell’Ali Forney Center, un’associazione a difesa dei giovani appartenenti alla comunità rainbow, e alla Haus of Us, che si occupa di tenere viva la ball culture fra le nuove generazioni. Ecco cos’ha dichiarato Madonna su Instagram, poche ore dopo la sua partecipazione all’evento:
Ho organizzato questa festa perché il Pride deve essere celebrato con una comunità di persone che capiscono e conoscono il significato dell’oppressione e della lotta per la libertà. […] L’anno scorso eravamo tutti in isolamento, ma ora è il momento di riunirci per ballare e festeggiare! Non potrò mai dimenticare che New York e la comunità LGBTQ+ mi hanno dato la vita dal primo giorno!
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Ma come si è ridotta?!