In promozione con Ghettolimpo, sua ultima fatica discografica, Mahmood ha rilasciato un’intervista a FormulaTv, portare spagnolo che si occupa soprattutto di televisione, musica, e diritti LGBT.
“Finora non avevo mai ballato in un video, solo in discoteca”, ha confessato il cantante. “Abbiamo preparato la coreografia di ‘Klan’ in soli 3 giorni. Mi hanno chiesto se volessi e ho accettato perché mi piacciono le sfide. Prima di registrare un video in cui mi mostro senza maglietta devo passare due mesi in palestra e, quando le riprese sono finite, vado da McDonald’s“.
Mahmood ha poi ricordato l’Eurovision 2019, che lo vide arrivare secondo: “È stato incredibile, quello che mi ha dato l’opportunità di fare un tour in Europa. Sono molto felice che l’Italia abbia vinto l’Eurovision. I Måneskin sono i giusti vincitori“. Ma Alessandro si vedrebbe negli inediti panni di presentatore, tra poco meno di un anno, quando saremo noi italiani ad organizzare la manifestazione? “Non mi vedo come presentatore, ma mi piacerebbe essere ospite“.
Mahmood è poi tornato a parlare di diritti LGBT, e dell’importanza del prendere una posizione quando si parla di simili argomenti. “È importante metterci la faccia quando ci sono battaglie che senti tue, non per moda, non per lasciare un messaggio e basta. Se senti che qualcosa è ingiusto, è importante metterci la faccia. I problemi non si risolvono con una ‘storia’ IG“.
Alessandro ha inoltre ricordato la sua partecipazione al Milano Pride del 2017, quando non aveva ancora vinto Sanremo ed era ai più sconosciuto. “Mi sono esibito al Pride di Milano 4 anni fa, ed è stato molto bello. Il Pride è un modo per ritrovarsi, per unirsi, mi rende molto felice. Non mi mette pressione l’idea che possa essere considerato un’icona LGTBI“. Sul finire, il cantante ha detto no ad un’ipotetico ruolo di giudice in The Voice. “Non mi ci vedrei, penso di aver bisogno io stesso di un coach“.
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