Roberto Maroni e Don Mauro Inzoli si erano già conosciuti.
Facciamo un passo indietro. Fra i numerosi autogol che hanno caratterizzato il convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità” che si è tenuto lo scorso sabato presso la Regione Lombardia, quella che ha dato più scandalo è stata la presenza di Don Inzoli, prete accusato di pedofilia.
Presenza scomoda anche per il presidente della Regione che si è subito smarcato: “Era un convegno aperto al pubblico – ha dichiarato Maroni – non conoscevo questa persona: l’unico rammarico è che il cerimoniale non mi abbia informato, altrimenti quella persona sarebbe stata allontanata perché non era opportuno che stesse lì”.
Peccato che Maroni avesse già incontrato Don Inzoli: come testimoniato da questa immagine, Maroni è al tavolo dei relatori, ospite di Fraternità onlus, associazione guidata proprio da don Inzoli (al centro) in occasione di un convegno tenutosi a Crema nel 2004 intitolato “Il miracolo dell’ospitalità”.
DON INZOLI TRA MERCEDES E COMUNIONE E LIBERAZIONE
Se questo non bastasse, ricordiamo che Inzoli – anche conosciuto come “Don Mercedes” per la sua attenzione verso il lusso e le belle auto – non è un sacerdote qualunque dato che per decenni è stato uno dei punti di riferimento di Comunione e Liberazione in Lombardia.
Maroni la racconta davvero giusta?