Quale teatro migliore per celebrare l’amore se non la sontuosa Villa Lysis di Capri. Una location raffinata e suggestiva che ha ospitato l’unione civile tra Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del Ministero della cultura e il compagno Gianluca De Marchi, imprenditore e fondatore dell’azienda Urban Vision.
Quello che fu il rifugio d’amore di Oscar Wilde e Lord Alfred Douglas, si è trasformato il tre settembre nella scenografia di un evento d’eccezione, che ha visto come officiante il regista napoletano Paolo Sorrentino, padre di alcune tra le pellicole che più rendono fiero il Bel Paese a livello internazionale – “La grande bellezza”, per citarne uno, ha vinto l’Oscar nel 2013.
Un’unione che simboleggia non solo la celebrazione di una storia d’amore, ma che si presenta come uno “statement” in un periodo in cui la comunità LGBTQIA+ teme sempre di più il dopo 25 settembre – specialmente in ambito di unioni civili.
Vediamo com’è andata.
L’unione civile
Come per ogni celebrazione VIP che si rispetti, anche quello tra Osanna e De Marchi ha visto lo svolgersi di diversi eventi esclusivi prima e dopo la cerimonia, cominciata il 2 settembre con un cocktail di benvenuto a Villa Ginestra, sempre a Capri.
L’evento vero e proprio si è poi celebrato a Villa Lysis, il 3 settembre, previo discorso di Sorrentino che ha giocosamente canzonato gli sposi tra l’ilarità generale degli ospiti.
«Quest’anno non c’era il solito entusiasmo di riprendere a settembre, come se ci fosse una macchia. Una macchia come quando vai a prendere le analisi. Poi abbiamo capito di cosa si trattava: oddio, il matrimonio di Capri. Lunghissimo, impegnativo ed estenuante come l’esame di maturità. Abbiamo tentato in tutti i modi di non farlo fare quassù, ma non c’è stato nulla da fare. Perché, ve lo dico subito, questi due sono cattivi come il prossimo governo».
Alla cerimonia è poi seguita un’esclusivissima cena al rinomato ristorante Da Paolino, locale dall’atmosfera elegante e romantica, caratteristico per le sue numerose piante di limoni che fanno da veranda naturale.
L’evento si è poi concluso a Villa Bismarck, il 4 settembre, con una giornata di “relax” offerta agli invitati, ospiti del resort.
Gli sposi
Eccentrici eppure riservatissimi, Osanna e De Marchi hanno creato un sito web con tanto di countdown dedicato al loro matrimonio – non pubblicizzato se non agli ospiti – che oggi è ancora visitabile all’indirizzo www.gianlucaemassimo.it.
Due figure di grande rilievo per il panorama cinematografico e culturale italiano: Massimo Osanna è direttore dei Musei del MIC ed ex direttore del Parco Archeologico di Pompei, mentre Gianluca De Marchi è produttore cinematografico, imprenditore pubblicitario e attore.
Le location
I luoghi del trittico di eventi che hanno coronato la storia d’amore tra Osanna e De Marchi non sono stati scelti a caso.
Primo tra tutti, l’altare laico di Villa Lysis sul quale Sorrentino ha officiato la cerimonia – che riporta l’incisione “Amori et dolori sacrum” e che ospitò la segretissima unione tra il conte Fersen e Nino Cesarini.
Capri è da sempre destinazione privilegiata per le unioni civili omosessuali: da Oscar Wilde al conte d’Adelsward Fersen, sono state tantissime le icone LGBTQIA+ che hanno scelto l’isola azzurra come rifugio d’amore.
Gli invitati
Qualcuno parla di 180 invitati, altri di 150, ma comunque l’evento ha visto la partecipazione di diversi ospiti esclusivi del panorama cinematografico e artistico italiano e straniero.
Paolo Sorrentino – con il suo ruolo da officiante – è stato il primo ad arrivare, a bordo di un aliscafo, insieme a Serena Dandini. Presente con il ruolo di testimone anche Valeria Golino, la cui amicizia con De Marchi è nata sul set di “Miele”, opera magna della rinomata attrice partenopea.
Tra gli invitati celebri troviamo anche Manuela Arcuri, Pietro Valsecchi, François Pinault, proprietario di Gucci, Saint Laurent, Balenciaga e marito di Salma Hayek, il ministro Dario Franceschini e l’archeologo Gabriel Zuchtriegel, che prenderà il posto di Osanna come direttore del Parco Archeologico di Pompei.
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