Laurence Michael Dillon nacque il 1 maggio 1915 in Inghilterra, in un corpo femminile. Dillon fu il primo uomo transessuale a subire una falloplastica. In quegli stessi anni (anni ’40-’50), era scoppiato il caso del cambio di sesso di Christine Jorgensen.
Ma mentre i medici erano sicuri della riuscita dell’operazione per la transizione da uomo a donna – visti i risultati sulla ragazza – pensavano fosse invece impossibile per una donna diventare un uomo. Michael Dillon dimostrò loro che si sbagliavano.
Michael Dillon: il primo uomo trans
Fin da giovane, Michael Dillon si trovò più a suo agio indossando vestiti maschili, comportandosi “da maschio”. Il solo fatto di vestire come un uomo lo rendeva più sicuro di sé. Nel 1939 contattò il dottor George Foss, il quale stava studiando un trattamento al testosterone per curare il sanguinamento eccessivo durante le mestruazioni.
Foss gli fornì l’ormone da assumere, poco prima che la disforia di genere del ragazzo diventasse di dominio pubblico. Quando scoppiò il caso, Dillon fuggì a Bristol, dove trovò lavoro. Il testosterone faceva effetto, ed esteticamente appariva con un volto più mascolino.
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, conobbe il chirurgo plastico Harold Gillies. L’incontro fu causale: Dillon venne ricoverato più volte in ospedale per la sua ipoglicemia; proprio qui avvenne il fortuito incontro. Gillies era celebre per aver ricostruito il pene ai soldati feriti in battaglia e per aver operato alcune persone intersessuali. Per Michael era dunque la persone giusta per portare a termine la sua transizione. Gillies rimase d’accordo che, una volta diminuito il numero di ricoveri, avrebbe aiutato Dillon.
Nel 1945, il ragazzo si iscrisse alla facoltà di medicina del Trinity College di Dublino, utilizzando il nome di Laurence Michael Dillon. Grazie a un suo insegnante, Michael Dillon finse di essersi laureato a Brasenose, un college maschile di Oxford. In realtà, aveva completato i suoi studi presso l’istituto femminile di St. Anne’s.
L’anno dopo, Dillon scrisse un libro in cui parlò per la prima volta di transessualità (nella precisione di transessualismo, un termine che ancora non esisteva nella lingua inglese) e di “invertiti maschili”, ovvero persone nate con “la visione mentale e il temperamento dell’altro sesso“. Dopo la pubblicazione, iniziò la transizione. Tra il 1946 e il 1949, il dottor Gillies sottopose Dillon a 13 interventi chirurgici, giustificandoli come necessari per risolvere una ipospadia acuta, in modo da non destare sospetti.
La scoperta della transizione
Dal 1951, Dillon iniziò la sua attività di medico, lavorando sia in ospedale sia come chirurgo per una ditta di trasporti navali. La verità sulla transizione venne a galla nel 1958.
La causa della scoperta fu una discrepanza nella linea di successione del titolo di baronetto di Lismullen. Il fratello di Michael era l’ottavo erede, il fratello il nono. Ma qui, l’albero genealogico mostrava delle irregolarità: mentre un esperto indicava Michael come erede, un secondo non ne trovava traccia, segnalando invece come erede Laura Dillon (il deadname di Michael).
Messo alle strette, Michael usò la ipospadia come spiegazione dell’irregolarità, risolvendo la questione. Ma la pressione della stampa era asfissiante, tanto che portò Dillon a fuggire in India, paese dove morì il il 15 maggio 1962, all’età di 47 anni.
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